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Sergej Lavrov, nuovo ordine mondiale: il negoziato segreto al tavolo con la Cina

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Sergej Lavrov è andato a Pechino per incontrare Wang Yi e cercare conferma del fatto che l’amicizia “senza limiti” siglata lo scorso 4 febbraio tra Russia e Cina sia ancora valida. Il Corriere della Sera riporta che i ministri degli Esteri dei due Paesi fossero sorridenti sotto le mascherine: un piccolo segno che può nascondere un grande significato.

 

 

Russia e Cina continuano a rafforzare la partnership strategica - ha dichiarato Lavrov - e a parlare con una sola voce negli affari globali, con l’obiettivo di andare verso un ordine mondiale multipolare, giusto e democratico”. Il ministro cinese Wang Yi ha invece ripetuto la posizione ufficiale di Pechino sulla crisi ucraina: l’invito a Mosca e Kiev è di “continuare i colloqui di pace nonostante le difficoltà”. Poi Wang Yi ha osservato che “dall’inizio dell’anno le relazioni fra Russia e Cina hanno resistito a nuove prove, hanno mantenuto la giusta direzione e dimostrato uno sviluppo solido”.

 

 

Poi è arrivata una nota dell’agenzia Xinhua sulla natura della relazione tra le due potenze: “Non è un’alleanza che prende di mira un altro Paese, non c’è un tetto alla cooperazione, non c'è un tetto alla ricerca della pace, non c'è un tetto per la salvaguardia della sicurezza e non c'è un tetto alla nostra opposizione all’egemonia”. Per il nuovo ordine mondiale, fa notare il Corriere della Sera, Mosca deve però prima risolvere la crisi ucraina agli occhi di Pechino.

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