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L'ex vicepresidente Gazprom, moglie e figlia di 13 anni ammazzati in casa: orrore e mistero in centro a Mosca

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L'ex vicepresidente di Gazprom Bank Vladislav Avaev e la sua famiglia sono stati ritrovati senza vita nel loro appartamento in centro a Mosca, nel viale dell'Università. Secondo le prime ricostruzioni, il banchiere e manager, di 51 anni, avrebbe sparato con una pistola alla moglie Elena e alla figlia Maria di appena 13 anni prima di rivolgere l'arma contro di sé, sparandosi e suicidandosi.

 

 



Ancora ignote le ragioni del tragico gesto: alla base dell'omicidio-suicidio che sta scuotendo i quartieri alti della Capitale potrebbero esserci motivi di salute o di crisi interna alla coppia, una follia che avrebbe spinto l'uomo a trascinare nel baratro anche la figlia. Su Twitter, ovviamente, non mancano le teorie complottiste più estreme, a partire ovviamente dalla pista politica. "Vi chiedete se Putin o il Cremlino li abbiano 'aiutati' in qualche modo?", chiede un utente adombrando l'ipotesi di un coinvolgimento delle più alte sfere russe, dal momento che Avaev era personalità di spicco tra gli oligarchi, ai vertici della piramide del potere di Mosca in grado di condizionare con una firma la vita economica e dunque politica del Paese.

 

 

 

 

Ovviamente, ogni indiscrezione o sospetto viene ingigantito dai "torbidi" e dalle trame oscure che si agitano intorno al Cremlino, con le voci di possibili "golpe" ai danni del presidente e un Putin sempre più ossessionato dalle manovre nascoste di quell'ala dell'Intelligentia russa più preoccupata per l'andamento della guerra in Ucraina e le sue devastanti ripercussioni economiche, finanziarie e diplomatiche. 

Giallo a Mosca, l'ex vicepresidente di Gazprom uccide moglie e figlia: guarda il video su Youtube

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