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Ucraina, "gli Stati Uniti vogliono farci usare l'atomica": la testimonianza che incastra Joe Biden

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Joe Biden

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Se con una mano la Russia intende accusare la Nato e gli Stati Uniti dell'intenzione di voler utilizzare armi nucleari, con l'altra starebbe preparando il terreno per l'ormai celebre "first nuclear strike" utilizzando come pretesto il pericolo che gli Usa vogliano fare lo stesso. A confessarlo, il capo delle truppe di protezione dalle radiazioni, chimica e biologica delle forze armate russe Igor Kirillov, che interpellato dalla russa Tass ha affermato: «Il ministero della difesa russo ha informazioni sulla preparazione da parte degli Stati Uniti di provocazioni per accusare le forze armate russe di utilizzare armi nucleari, chimiche, biologiche o tattiche». Secondo Kirillov, in pratica, gli americani useranno ordigni atomici o chimici per incolpare la Russia, proprio quello che l'Occidente sostiene voglia invece fare la Russia stessa. Certo, con i tempi che corrono e specie per quanto visto finora in Ucraina, il pretesto dellafalse-flagviene utilizzato in modo davvero ricorrente per coprire o giustificare le proprie nefandezze.

 

 

ARMI CHIMICHE
Il problema è che vista la conformazione soprattutto di alcuni scenari di guerra, il ricorso a ordigni "sconvolgenti" è più che mai reale. Basti pensare all'Azovstal, l'acciaieria di Mariupol dove ieri è ripartita una breve offensiva delle truppe cecene e delle Milizie Popolari di Donetsk e dove già nei giorni scorsi gli ucraini avevano denunciato l'uso da parte russa di armi chimiche, considerate da molti l'unico modo per stanare ciò che resta del Battaglione Azov e della 36esima brigata ucraina asserragliati nell'alveare sotterraneo costruito in epoca sovietica proprio in vista di possibili attacchi nucleari. E che all'interno ospita ancora diverse centinaia di civili che nemmeno ieri sono state evacuate visto l'ennesimo fallimento di trattative per l'apertura di corridoi umanitari. I russi, che hanno conquistato ormai tutti i distretti della città, non vogliono permettere che gli ucraini vengano evacuati in territori non controllati da loro.

 

 

Nel frattempo l'offensiva in Donbass, pur non essendosi ancora scatenata su larghissima scala, ha consentito all'esercito di Mosca di invadere decine di piccoli centri, come ammesso dalla stessa Ucraina, contraddicendo quanto osservato dall'intelligence britannica secondo cui nelle ultime 24 ore i russi non avrebbero compiuto passi avanti sostanziali. Olena Symonenko, consigliera di Zelensky, in un'intervista in tv ha detto che in 24 ore sono caduti in mano russa non meno di 42 piccoli centri solo nella regione di Donetsk. Se, al contrario, l'esercito ucraino recupera terreno specie intorno alla città di Kharkiv, ieri è tornato l'incubo di una invasione russa di Odessa, colpita da un violento attacco missilistico.

 

 

Sei razzi da crociera sono stati esplosi verso la città sul mar Nero e sarebbero stati lanciati dal mar Caspio da bombardieri strategici russi Tupolev Tu-95. Dei sei, due sono stati intercettati, due hanno colpito infrastrutture militari e altri due edifici residenziali, provocando la morte di 5 persone tra cui anche un neonato. Intanto l'ufficiale russo Azatbek Omurbekov, noto come «il macellaio di Bucha», è stato promosso da tenente colonnello a colonnello. «Una spinta a commettere nuovi crimini di guerra», ha scritto su Twitter il ministero della Difesa di Kiev. 

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