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Aereo Virgin Atlantic, pilota "non abilitato". Caos in cabina ad alta quota

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Momenti di panico a bordo di un volo Virgin Atlantic diretto a New York. A soli 40 minuti dal decollo dall'aeroporto di Heathrow, il velivolo - che in quel momento stava attraversando il cielo sopra l'Irlanda - è stato costretto a fare dietrofront. Il motivo? Nel bel mezzo del viaggio il copilota ha ammesso di non aver superato il suo ultimo test di volo. E al comandante non è rimasto altro da fare se non atterrare immediatamente. 

 

 

 

Il viaggio verso gli Stati Uniti, insomma, si è trasformato presto in un incubo: ai 300 passeggeri dell'Airbus A330 questo imprevisto è costato quasi tre ore di ritardo. Anche perché dopo l'atterraggio a Heathrow, è stato necessario aspettare sulla pista che un sostituto più qualificato venisse a prendere il posto del pilota ancora in prova. La compagnia aerea, come riporta il Daily Mail, ha ammesso il suo errore e si è scusata con i viaggiatori, rassicurandoli su eventuali problemi di sicurezza.

 

 

 

"In cabina di pilotaggio la tensione si tagliava con il coltello. L'aereo era arrivato in Irlanda quando hanno scoperto che il copilota era ancora in fase di addestramento - ha raccontato una fonte al The Sun -. E' stato imbarazzante per tutti e i passeggeri erano furiosi". Il dietrofront si è reso necessario anche perché i copiloti hanno un ruolo importante: supportano il comandante nella comunicazione e nel controllo del traffico aereo, nonché nel pilotaggio. In ogni caso, nessuna normativa sull'aviazione o sulla sicurezza sarebbe stata violata. La situazione però non era conforme ai protocolli di addestramento interni della Virgin Atlantic, e per questo il pilota è stato costretto a tornare indietro.

 

 

 

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