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Mark Milley, la mossa spregiudicata del generale Usa: "Con chi vuole mettersi in contatto", guerra ribaltata?

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Mark Milley è il capo degli Stati Maggiori Riuniti e ha intenzione di mettersi in contatto con il collega Valerij Gerasimov per parlare dei dettagli operativi della guerra in Ucraina. È l’indiscrezione riportata da Repubblica, secondo cui ci sono segnali incoraggianti dopo la ripresa dei colloqui tra Stati Uniti e Russia, sancita dalla telefonata di venerdì tra Lloyd Austin e Sergej Shoigu.

 

 

Washington e Mosca non si parlavano dallo scorso 18 febbraio, ovvero da una settimana prima che il Cremlino lanciasse ufficialmente la sua “operazione militare speciale” in Ucraina. Con la ripresa del negoziato diplomatico gli Stati Uniti vogliono far capire alla Russia che un accordo potrebbe essere trovato: in caso contrario, gli americani sarebbero pronti, dato che hanno appena ordinato la rotazione di 10.500 soldati in Europa orientale e aspettano il via libera al nuovo pacchetto di aiuti per Kiev, dal valore di 40 miliardi di dollari. La strategia americana per l’Ucraina si muove quindi sul sottilissimo filo tra dialogo e minaccia di un’escalation militare.

 

 

Secondo la ricostruzione di Repubblica, il piano degli Usa è ben preciso: “Austin ha chiesto il cessate il fuoco, ossia lo stop dei combattimenti sulla linea attuale del fronte, e non il ritiro delle truppe russe dai territori occupati. Ciò potrebbe rappresentare un'apertura interessante per Mosca, ossia l'ipotesi di convincere Kiev alla rinuncia ad alcune zone controllate dal Cremlino, in cambio di una pace duratura che dia garanzie proiettate verso il futuro su sicurezza, sovranità e integrità del resto del paese”.

 

 

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