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Ucraina, "missione top secret sul fiume Donets": perché ora Putin può perdere la guerra

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C'è una missione top secret sul tavolo dei generali ucraini: conquistare il ponte sopra il fiume Seversky Donets, all'altezza della collina che domina Staryi Saltiv. Una infrastruttura di importanza strategica, certo, ma non fondamentale. Può, invece, cambiare le sorti della guerra dal punto di vista emotivo e psicologico. Siamo nella parte Est dell'Ucraina, fuori da Kharkiv. Di fatto, la porta verso il Donbass, diventato il cuore del conflitto in Ucraina.

 

 

 

L'esercito di Kiev è riuscito a cacciare i russi dalla seconda città del Paese, ora fuori dal raggio d'azione dell'artiglieria degli invasori. Si combatte intorno al fiume e al ponte. Da una parte gli ucraini, dall'altra i russi nascosti nei boschi. Quotidianamente, spiega un soldato ucraino a Repubblica, "due elicotteri russi fanno un giro sulla zona a caccia di veicoli ucraini in movimento". Fino a pochi giorni fa, l'idea dell'esercito di casa era quella di mantenere le posizioni "e godersi la ritrovata sicurezza di Kharkiv, che ormai è tornata a essere una città normale". Ora però qualcosa sembra essere cambiato e cresce la tentazione di inseguire i russi, ricacciarli ancora più lontano dare l'assalto ai nemici.

 

 



"Tutti i soldati ucraini sul posto, che di solito si lasciano scappare qualcosa, rifiutano di commentare. Con gli ufficiali è lo stesso: non possono commentare", scrive Repubblica. La piccola Staryi Saltiv diventerebbe "il luogo di un ribaltamento di ruoli", anche grazie al rifornimento di armi occidentali a Kiev. "È una mossa ambiziosa, per non dire spericolata, perché in questo conflitto entrambe le parti hanno pochi soldati e chi si difende riesce di solito a minimizzare le perdite".

 

 

Oltre il fiume, passano le linee di rifornimento dei russi. Conquistare l'area significherebbe bloccare l'afflusso di armi e uomini verso Izyum, la "base" per l'assalto al Donbass. "Si capisce perché dalla sponda del fiume bombardano da questa parte, non possono permettersi che i soldati ucraini proseguano la loro avanzata". L'obiettivo è quello svelato dal generale ucraino Kyrilo Budanov, intervistato da Sky News: "Il collasso delle truppe russe può arrivare per la seconda metà di agosto", tra "solo" tre mesi dunque. 

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