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Armi russe, "i loro microchip...". Zelensky fregato da Biden? La scoperta che cambia la guerra

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Una scoperta potrebbe cambiare le sorti della guerra. O meglio, i rapporti tra Joe Biden e Volodymyr Zelensky. Le armi russe sono risultate essere piene di microchip americani. A svelare uno scomodo segreto, gli ucraini che durante la guerra hanno catturato e smontato diversi equipaggiamenti. I microchip sarebbero stati prodotti da aziende come AMD, Rochester Electronics ,Texas Instruments e Linear Technology. Con il sistema elettro-ottico con torretta del Ka-52 Alligator, gli specialisti ucraini hanno rinvenuto ben 22 chip di fabbricazione statunitense e un chip di fabbricazione coreana. 

 

 

L'origine di questi microchip non è dato sapersi, visto che da inizio guerra, ossia 24 febbraio, Stati Uniti e altre nazioni non possono più vendere le loro apparecchiature a Mosca. Una decisione arrivata con l'annuncio delle sanzioni per punire l'invasione in Ucraina. L'elenco dei componenti trovati dagli ucraini, solleva diversi dubbi. Tra questi - spiega Skip Parish, esperto in materia - quello di una "totale dipendenza dalla tecnologia occidentale" nelle applicazioni di "set di chip integrati in parti di lavoro sensibili chiave dei sistemi d'arma russi: mira, navigazione, comunicazioni ed esecuzione dell'arma" ma anche il "guasto o inesistente controlli statunitensi" nei regolamenti sul traffico internazionale di armi, "entrambi a sostegno delle indagini quando vengono trovati in armi straniere".

 

 

Intanto a rompere il silenzio, difendendosi, ci ha pensato l'azienda Intel: "Anche se non sempre sappiamo né possiamo controllare quali prodotti creano i nostri clienti o le applicazioni che gli utenti finali possono sviluppare, Intel non supporta né tollera che i nostri prodotti vengano utilizzati per violare i diritti umani". E ancora: "Laddove veniamo a conoscenza della preoccupazione che i prodotti Intel siano utilizzati da un partner commerciale in relazione ad abusi dei diritti umani, limiteremo o cesseremo l'attività con la terza parte fino a quando ea meno che non avremo grande fiducia che i prodotti Intel non vengano utilizzati violare i diritti umani". 

 

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