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Sergej Shoigu in campo per l'annuncio su Svyatogorsk: "L'ultima impresa". Chi sono i bast***?

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Oggi, martedì 7 giugno, parla l'alta nomenkaltura russa. Prima Dmitry Medvedev, l'ex presidente e super-falco russo, che ha bollato gli Occidentali come "bast***", aggiungendo che il suo desiderio "è eliminarli". Ha assicurato che farà tutto il possibile, il sincero democratico. E dopo di lui, ecco Sergej Shoigu, il ministro della Difesa al centro di mille e mille misteri, che fa il punto sull'invasione dell'Ucraina.

Parte da Severodontesk, assicurando che "i russi hanno ripreso il pieno controllo dell'area residenziale". Dunque, su Lugansk, spiega: "Il 97% del territorio della Repubblica popolare è stato liberato". Poi le stime: "Il numero totale dei soldati ucraini che si sono arresi all'esercito russo ha raggiunto le 6.489 unità", ha snocciolato le cifre. E ancora: "Negli ultimi cinque giorni altri 126 militari delle Forze armate di Kiev si sono arresi".

Quindi Shoigu ha affermato che i porti ucraini di Berdyansk e Mariupol, sotto il controllo delle forze di Mosca, "sono stati sminati e sono pronti a riprendere le spedizioni di grano". Infine, l'annuncio relativo alla "liberazione" di Svyatogorsk, nella regione di Donetsk, nel corso di quella che con tutta l'ipocrisia del mondo il ministro continua a chiamare "operazione militare speciale". "Una parte significativa delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk lungo la riva sinistra del fiume Seversky Donec, comprese le città di Krasny Liman e Svyatogorsk, così come altri 15 insediamenti, sono state liberate", ha affermato secondo Ria Novosti. 

Tra i più grandi insediamenti conquistati dalle truppe russe, il ministro ha citato Studenok, Yarovaya, Kirovsk, Yampol e Drobyshevo. Svyatogorsk si trova nella parte settentrionale dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, a poco più di 40 chilometri a Sud-Est della città di Izyum nella regione di Kharkiv, che ora è sotto il controllo dell'esercito russo. 

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