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Ucraina, la guerra in diretta. "Non aderiamo alla Nato". La Finlandia sgancia la bomba: perché può saltare tutto

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La guerra in Ucraina, giunta al giorno 109, potrebbe arrivare presto al punto di svolta decisivo. La vittoria russa nella regione di Luhansk, secondo l'intelligence americana, sarebbe solo "questione di settimane". E questo forse spiega anche gli attriti scoppiati tra il presidente Usa Joe Biden e quello ucraino Volodymyr Zelensky, accusato apertamente di non aver voluto ascoltare gli avvertimenti sulla invasione imminente del Paese. Sul piano diplomatico, significativo l'annuncio della visita congiunta a Kiev di Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz prima del G7, previsto il 26 giugno prossimo. 

Ore 20.18 Grano, Erdogan chiama Putin e Zelensky
Recep Erdogan si propone ancora una volta come mediatore tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Il presidente turco ha annunciato che terrà dei colloqui individuali con i colleghi di Russia e Ucraina: argomento di discussione, l'apertura di possibil corridoi per l'esportazione del grano. "Parleremo la prossima settimana di quali passi fare, sia con Putin che con Zelensky", ha dichiarato Erdogan. 

19.06 Finlandia, “non aderiamo alla Nato senza la Svezia”
Sauli Niinisto, presidente della Finlandia, ha tenuto una conferenza con Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato. In sostanza, la Finlandia ha messo in chiaro che non entrerà a far parte dell’alleanza atlantica senza la Svezia: un messaggio per la Turchia, che ha problemi ad accettare l’adesione di Stoccolma. “Il caso della Svezia è anche nostro, ciò significa che andiamo di pari passo”, ha affermato Niinisto.

17.18 Azot assediata, “ma non daremo assalto”: la tattica dei filorussi
“Non ci sono piani per assaltare Azot. La fabbrica è assediata, le truppe ucraine che rimarranno lì saranno costrette ad arrendersi”: è quanto sostiene un funzionario filorusso citato dall’agenzia Interfax. Esclusi per il momento corridoi che consentano agli ucraini di uscire dallo stabilimento: i filorussi vogliono la loro resa, ma per il momento non hanno intenzione di lanciare alcun assalto.

Ore 14.55: Ex militare inglese ucciso a Severodonetsk
Un ex soldato britannico è morto combattendo contro le Forze russe a Severodonetsk, in Ucraina. Lo ha annunciato la sua stessa famiglia, come riporta Sky News. Jordan Gatley aveva lasciato l'esercito britannico a marzo ed era volato in Ucraina per schierarsi a fianco delle truppe di Kiev. Il padre dell'ex militare, Dean Gatley, ha scritto su Facebook di aver ricevuto la notizia il 10 giugno. Gatley, secondo quanto riferito dal genitore, non solo combatteva ma "col suo team" addestrava anche le forze ucraine.

Ore 14.24: Zelensky, "108 giorni di guerra e il Donbass resiste" 
"Vi ricordate come in Russia, all'inizio di maggio, speravano di conquistare tutto il Donbass: siamo a 108 giorni di guerra, siamo a giugno e il Donbass resiste". E' quanto afferma Volodymyr Zelenskiy, in un messaggio video in cui si dice orgoglioso delle truppe ucraine che stanno resistendo all'avanzata russa nel Donbass. 

Ore 13.52: Centinaia di persone all'apertura del fast food ex McDonald's a Mosca 
Centinaia di persone sono accorse alla riapertura del fast-food in piazza Pushkin a Mosca, fino a tre mesi fa di McDonald's e ora parte della catena di ristoranti di proprietà russa Vkusno-i Tochka (delizioso, punto). McDonald's ha sospeso l'attività dei suoi ristoranti in Russia a marzo, dopo l'invasione dell'Ucraina, poi ha lasciato del tutto il mercato russo e ha venduto i suoi 850 ristoranti a Alexander Govor, già proprietario di licenze per 25 franching in Siberia. Il nuove nome della catena è stato annunciato poche ore prima della riapertura, con un nuovo logo che contiene un cerchio e due lineette nei toni del rosso e arancione, su sfondo verde. Simboli che rappresenterebbero un burger e due patatine fritte, ma che secondo alcuni riprenderebbero in modo stilizzato il logo della catena statunitense.

Ore 13.12: Putin, "orgoglioso della Russia, ho fiducia nel futuro" 
In occasione del Giorno della Russia, Vladimir Putin ha fatto appello all'unità nazionale nel mezzo dell'invasione russa dell'Ucraina. "Voglio fare gli auguri a tutti i cittadini in occasione del Giorno della Russia, un giorno di festa dedicato al nostro Paese: sono orgoglioso della sua storia e ho fiducia nel suo futuro", ha detto il presidente russo, sottolineando che "è importante per la patria, per la nostra società, per il popolo rimanere uniti". Nel suo discorso, Putin ha fatto riferimento ai valori tradizionali della Russia, ribadendo "l'importanza della base spirituale rappresentata dall'eredità delle generazioni precedenti". "Sappiamo che forza ha questa tradizione di secoli, questi valori etici, queste basi spirituali", ha aggiunto. Queste tradizioni, ha concluso, "si sono rafforzate nel corso di mille anni di storia della Russia ed oggi uniscono il nostro popolo multinazionale, per il quale in ogni momento i profondi sentimenti di patriottismo sono sacri". 

Ore 12.43: "I russi distruggono 3 ponti a Severodonetsk" 
Le truppe russe distruggono il secondo dei 3 ponti per Severodonetsk. Lo riporta il Kyiv Indipendent. Secondo il governatore dell'Oblast di Luhansk, Serhiy Haidai, le forze russe stanno attualmente bombardando l'ultimo cavalcavia che porta a Severodonetsk, con l'obiettivo di isolare la città. 

Ore 12.34: "Giornata della Russia", lo striscione di protesta a Mosca
"Oggi non è il mio giorno": uno striscione anonimo contro la guerra è comparso davanti al ministero della Difesa di Mosca in occasione della Giornata della Russia, che si celebra oggi. Lo riporta l'agenzia ucraina Unian. La festa, nota anche come Giornata dell'Indipendenza della Russia, viene celebrata il 12 giugno, giorno in cui è stata adottata la Dichiarazione di Sovranità di Stato nel 1990. 

Ore 12.15: Salvini, "Viaggio a Mosca? Io non ho rubli"
"Il viaggio è stato pagato dalla Lega, io non ho dei rubli e non posso fare il biglietto aereo pagando con quella moneta. Ho lavorato e sto lavorando per la pace a testa alta a nostre spese, economiche e politiche e lo farò ancora nei prossimi giorni". Lo ha detto Matteo Salvini, parlando con la stampa a margine del suo voto sui referendum a Milano: "Poi se qualcuno fa insinuazioni strane su questioni economiche ne parleranno gli avvocati perché ci metto la faccia e il portafoglio". 

Ore 11.45: Von der Leyen, "colpita dalla forza del popolo ucraino"
"Sono profondamente colpita dalla forza e dalla resilienza del popolo ucraino. Stanno difendendo coraggiosamente il loro Paese, in condizioni molto difficili". Lo ha scritto su Twitter la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, dopo essere stata in visita Kiev. "Vedo la vita che rinasce a Kiev. Mentre ricostruite e modernizzate l'Ucraina, l'Europa è con voi", ha aggiunto la presidente. 

Ore 11.33: Ucraina mantiene controllo dell'impianto chimico Azot
L'Ucraina mantiene il controllo dell'impianto chimico Azot a Severdonetsk, in cui ci sarebbero centinaia di civili. Lo ha detto il governatore della regione, Serhiy Haidai in un messaggio su Telegram. Il governatore ha aggiunto che si aspetta che le forze russe utilizzino tutti i loro sforzi per cercare di prendere la città oggi o lunedì. Nei rifugi antiaerei sotterranei dell'impianto, ci sarebbero circa 200 dipendenti dello stabilimento e 800 civili. I bombardamenti russi hanno provocato ieri un incendio nell'impianto chimico Azot a Severodonetsk dove continuano i combattimenti secondo quanto riferito dal Kyiv Indipendent.

Ore 11.07: Berlusconi, "Polemiche su Salvini senza senso" 
"Una polemica del tutto inutile, senza senso". Così Silvio Berlusconi, parlando a margine del suo voto a Milano, per i referendum, sulla questione dell'Ucraina e sulle polemiche relative al viaggio di Salvini in Russia. 

Ore 10.31: Berlusconi, "se fossi stato Capo dello Stato sarei andato da Putin"
"Ho pensato che se io fossi stato Presidente della Repubblica, sarei potuto andare e ripetere con Putin quello che ho fatto nel 2008". Così Silvio Berlusconi, parlando a margine del suo voto a Milano, per i referendum, sulla questione dell'Ucraina.

Ore 10.14: McDonald's russi ribattezzati "Delizioso. E basta"
I ristoranti in Russia che appartenevano al gruppo americano McDonald's (che dopo oltre 30 anni di presenza ha abbandonato la Federazione russa, in risposta all'invasione in Ucraina) si chiameranno Vkousno i tochka (Delizioso. E basta). Sono stati ribattezzati dal loro nuovo proprietario russo.Il titolare dell'azienda, Alexandre Govor, ha anche assicurato che le 51mila persone che lavoravano per McDonald's manterranno il loro posto di lavoro. 

Ore 9.35: Ucraina, "servono protesi per i mutilati"
Se i militari ucraini chiedono armi all'Occidente, in un centro per la riabilitazione di mutilati a Dnipro, quello che si attendono sono le protesi, visto che ormai hanno un numero di pazienti doppio rispetto a prima della guerra. "Prima ne arrivavano tra 70 e 80 al mese. Ora fino a 200 o 250, con una significativa tendenza al rialzo", racconta Oleksiy Shtanko, direttore dell'istituto nella città, dove arrivano molti dei feriti dal fronte. L'aiuto esterno è essenziale "in questi tempi difficili", aggiunge, osservando un paio di pazienti fare esercizi per imparare a camminare con le protesi Al centro arrivano pazienti di ogni genere, dai bambini piccolissimi agli anziani, con mutilazioni minori e più gravi, e le richieste variano, da quelle per motivi estetici a quelle più complesse con l'intelligenza artificiale. Chiunque può presentarsi previa richiesta tramite il servizio pubblico della Protezione Sociale, e ricevere assistenza gratuita, sia per la realizzazione della protesi che per la permanenza durante la riabilitazione. Al centro arrivano aiuti, "ma - osserva Shtanko - mi piacerebbe vederne di più, visto il numero di richieste che riceviamo in questo momento". 

Ore 9.10: Zelensky, "Ucraina nell'Ue, presto la risposta"
"Sono certo che presto riceveremo una risposta, questa decisione può rafforzare non solo il nostro Stato, ma anche l'intera Unione". Lo ha detto in un videomessaggio il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, in relazione alla candidatura di Kiev per entrare nalla Ue. Dopo la visita della Von der Leyen, Zelensky ha aggiunto che "ci saranno molti altri colloqui ugualmente importanti e, spero, fruttuosi con i leader europei la prossima settimana". Parlando poi dei combattimenti, il presidente ha aggiunto che "stiamo gradualmente liberando il territorio della regione di Kherson".

Ore 8.10: "Assalto russo a Severodonetsk senza successo"
Lo stato maggiore dell'esercito ucraino ha chiarito che i russi stavano effettuando assalti "senza successo" contro Severodonetsk nel Donbass, sottolineando che i soldati ucraini hanno anche respinto l'esercito di Mosca vicino a Vrubivka, Mykolaiv e Vassylivka. Secondo il governatore di Lugansk, Serhiy Haidai, la situazione rimane molto difficile nel villaggio di Toshkivka, alla periferia nord-occidentale di Severdonetsk; ma le forze ucraine hanno bloccato con successo l'avanzata russa vicino a Popasna. 
 

Ore 7.41: "I civili hanno iniziato a lasciare la Azot"
I civili hanno iniziato a lasciare lo stabilimento chimico di Azot a Severodonetsk in Ucraina. Secondo quanto riferito dalla agenzia Tass, lo ha detto sabato Rodion Miroshnik, ambasciatore della Repubblica popolare di Lugansk (LPR) in Russia."I civili hanno iniziato a uscire da Azot!", ha scritto sul suo canale Telegram. 

Ore 7.23: Blinken, "i russi meritano una vita senza repressione"
I russi, come le persone in tutto il mondo, "meritano di vivere senza repressione e di poter esercitare i loro diritti umani e le libertà fondamentali senza timore di ritorsioni". Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in occasione della festa nazionale della Federazione russa. "Purtroppo, questa non è la realtà nella Russia di oggi", si legge nella diffusa dal Dipartimento di Stato. "Il governo russo sta tentando di tenere i suoi cittadini all'oscuro delle atrocità che sta commettendo contro il popolo ucraino" e "la guerra del Cremlino ha lasciato la Russia isolata a livello internazionale e sta derubando i cittadini russi della possibilità di costruire un futuro migliore in armonia con i loro vicini". 

Ore 6.34: Kim Jong-un a Putin, "pieno sostegno alla Russia"
Nel suo telegramma di congratulazioni al presidente russo Vladimir Putin in occasione della Giornata della Russia, il leader nordcoreano Kim Jong-un ha espresso pieno sostegno al popolo russo e al suo leader, nonché fiducia nell'ulteriore rafforzamento della cooperazione tra i due paesi "per proteggere la giustizia e la sicurezza nel mondo", riferisce l'agenzia nordcoreana CTAC. "Sotto la tua guida - scrive Kim - il popolo russo, superando coraggiosamente ogni sorta di sfide e difficoltà, sta ottenendo un grande successo nel condurre una giusta causa per proteggere la dignità, la sicurezza e i diritti per lo sviluppo del Paese, a cui il popolo nordcoreano dà pieno supporto". "Sono sicuro - aggiunge il leader nordcoreano - che sulla strada per proteggere la giustizia internazionale e garantire la sicurezza globale, la cooperazione tattica e strategica tra i due paesi diventerà ancora più stretta". 


Ore 3.30: "Luhansk ai russi tra poche settimane"
E' probabile che la Russia prenda il controllo dell'intera regione di Luhansk, in Ucraina, entro poche settimane, poiché l'esercito di Kiev subisce pesanti perdite e le sue forniture di munizioni diminuiscono. E' quanto riferisce un alto funzionario della Difesa Usa, riportato dal Washington Post. Le città di Severodonetsk e Lysychansk sono sempre più sotto pressione e potrebbero cadere nelle mani delle forze russe entro una settimana, ha detto il funzionario, parlando sotto anonimato. I feroci combattimenti di strada sono continuati sabato a Severodonetsk, città strategica vicino al fiume Donetsk. In ogni caso, secondo il funzionario citato dal Post, i progressi sul campo della Russia vengono ottenuti a caro prezzo in termini di morti e feriti: le forze ucraine hanno combattuto una "difesa di area mobile" molto efficace, "gli ucraini stanno facendo davvero un buon lavoro qui", ha detto il funzionario statunitense. 

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