Non saranno affatto una formalità le elezioni legislative in Francia, con Emmanuel Macron che a due mesi dalla rielezione all’Eliseo rischia di non riuscire ad ottenere la maggioranza assoluta. Rispetto alle presidenziali è cambiato l’avversario: Marine Le Pen si è praticamente eclissata, mentre la scena è stata presa tutta da Jean-Luc Melenchon. La Repubblica si è rivolta al professore Pascal Perrineau per fare il punto della situazione e delineare i possibili scenari futuri.
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Tanti gli argomenti sul tavolo durante il bilaterale di ieri tra Mario Draghi ed Emmanuel Macron all'Eliseo. Il prem...“È difficile immaginare che Macron ora finisca senza una maggioranza. Ma potrebbe essere relativa e non assoluta”, ha dichiarato Perrineau, sostenendo che il presidente francese sta pagando “l’incapacità di costruirsi una classe politica radicata e strutturata. Rimane incredibilmente solo ed è indebolito dal fatto che non potrà ricandidarsi tra cinque anni”. Non sorprende quindi che a meno di due mesi di distanza dalla rielezione il gradimento di Macron sia già sceso su livelli bassi: il rischio di non ottenere la maggioranza assoluta è più che mai reale.
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Tanti gli argomenti sul tavolo durante il bilaterale di ieri tra Mario Draghi ed Emmanuel Macron all'Eliseo. Il prem...Cosa succederà se dovesse avere soltanto una maggioranza relativa? “Dovrà negoziare con i micropartiti del centro e della sinistra vicini alla maggioranza - ha spiegato Perrineau a La Repubblica - ma anche ricorrere a un sostegno esterno. Ci sarà quindi un lavoro difficile per costruire maggioranze assolute à la carte. La coalizione di sinistra sarà la prima forza di opposizione. Melenchon farà una battaglia dura e rumorosa. È una situazione che può portare vantaggi: Macron, che ha scarsa cultura parlamentare, dovrà imparare a negoziare”.