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Navi russe nel Mediterraneo, massima allerta: cosa sta succedendo

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"Nel Mar Nero il nemico continua a tenere in stato d’allerta 4 navi portamissili Kalibr con una raffica di 24 missili pronti per attacchi missilistici e continua a controllare le comunicazioni marine nel mare di Azov. Ci sono 5 navi portamissili Kalibr nel Mar Mediterraneo". È quanto si legge in un tweet delle Forze militari e navali delle forze armate dell’Ucraina.

Un segnale sinistro che fa capire quanto alta sia la tensione non solo nel mare che accarezza l'Ucraina ma anche nel mare che bagna le nostre coste. Infatti la presenza delle navi russe nel Mediterraneo è diventata una costante da quando è iniziata la guerra contro Kiev e lo zar ama sfidare la Nato e i Paesi occidentali con le navi che fanno blitz nei nostri mari. Già qualche settimana fa era stata segnalata la presenza di alcuni sottomarini russi proprio nel Mediterraneo. Le navi degli Stati Uniti presidiano il "Mare Nostrum" ma la sfida con la Russia resta aperta. Mosca gioca su due fronti.

Da un lato vuol mettere paura all'Occidente con la presenza delle navi militari nel sud dell'Europa, dall'altro lato prova anche a sfidare gli Stati Uniti nel Pacifico. Infatti anche nel "fronte" Est, proprio dove è altissima la tensione per Taiwan, la Russia ha avviato alcune esercitazioni che hanno preoccupato e non poco Washington. Insomma la guerra del mare è molto più sottile di quella di terra. È una guerra di posizione e di avvistamenti. Il tutto con un unico scopo: rivendicare la supremazia anche in zone fuori dalla sfera di influenza russa...

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