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Ucraina, "li abbiamo accerchiati": l'umiliazione finale per Putin, guerra stravolta

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L’esercito ucraino è entrato a Lyman, città chiave nella regione di Donetsk. A riferirlo è Kiev, che ormai da giorni aveva stretto l’assedio intorno alla cittadina, che era stata conquistata dai russi lo scorso luglio ed è considerata cruciale per il controllo della zona. Si tratta di un altro duro colpo per Mosca, tra l’altro assestato dall’Ucraina il giorno dopo la cerimonia con cui Vladimir Putin ha firmato gli accordi di annessione.

Lo staff del presidente Volodymyr Zelensky ha diffuso in rete un video in cui si vedono due soldati mentre issano la bandiera ucraina a Lyman. Prima ancora che arrivasse la notizia dell’ingresso delle truppe di Kiev, il leader filorusso Denis Pushilin aveva ammesso che la cittadina era ormai “semicircondata”. A dar conto della situazione anche Sergey Gaidai, governatore della vicina regione di Lugansk: “I soldati russi hanno tre opzioni a questo punto: fuggire, morire tutti insieme o arrendersi”.

Ma perché Lyman è considerata molto importante per il proseguo del conflitto? Il motivo risiede nel fatto che questa cittadina sia importante per tagliare le vie di rifornimento alle forze russe e filtrasse che occupano la zona. Inoltre Lyman viene paragonata a Balakliya, la località della regione di Kharkiv dove è avvenuto lo sfondamento decisivo delle forze ucraine.

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