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Nord Stream, Putin accusa gli Usa: "Atto terroristico"

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Torna a parlare lo zar sanguinario, Vladimir Putin. E nel suo mirino ci finiscono direttamente gli Stati Uniti, il tutto a poche ore dalle indiscrezioni relative a un possibile faccia a faccia tra Putin e il presidente Usa, Joe Biden, al prossimo G20. E le possibilità di un bilaterale, alla luce dell'ultimo affondo di Putin, sembrano contrarsi in modo netto, deciso.

L'uomo del Cremlino torna a parlare della vicenda Nord Stream, del misterioso sabotaggio al gasdotto che trasporta la materia prima dalla Russia all'Europa. Sabotaggio avvenuto al largo delle coste della Danimarca con lo scoppio di grandi cariche di esplosivo, almeno questa è la ricostruzione più accreditata. L'unica certezza è che sia stato un atto deliberato, insomma l'esplosione del gasodotto non ha nulla a che fare con il caso o con un guasto tecnico.

Secondo Putin, "i beneficiari della rottura del Nord Stream sono evidenti: gli Usa e i Paesi con rotte di approvvigionamento alternative". Insomma, lo zar accusa direttamente Washington per il sabotaggio. 

Putin ha parlato alla settimana dell'energia che si sta tenendo a Mosca, le sue parole sono state rilanciate dall'agenzia di Stato, Tass. E ancora, ha aggiunto: "Lo scopo dell'atto terroristico contro i gasdotti Nord Stream era quello di minare la sicurezza energetica dell'intero continente. Dietro il sabotaggio c'è qualcuno che vuole tagliare completamente i legami tra la Russia e l'Ue e così indebolire l'Europa", ha concluso Putin con un secondo, evidente, attacco agli Stati Uniti d'America.

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