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Nato e Usa, doppia bordata a Zelensky: "Missile ucraino", "Vincere in Crimea? Improbabile"

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Una giornata convulsa, tesissima, dopo il missile caduto in Polonia, in territorio Nato, missile che ha ucciso due persone. Colpa della Russia oppure dell'Ucraina? Se la responsabilità fosse di Mosca, e se fosse provato, il rischio di una escalation e dell'allargarsi del conflitto alla Nato sarebbe concreta, tangibile. E spaventosa.

Da par suo, Volodymyr Zelensky, il premier ucraino, continua a puntare il dito contro il Cremlino: più volte in giornata ha ribadito di "non avere dubbi" circa il fatto che il missile fosse russo. Di altro avviso Joe Biden, che ha subito smorzato la questione, affermando che le probabilità più alte conducono a un razzo ucraino, sparato per fini difensivi e finito lontano dal bersaglio.

E in serata, ecco anche le pesantissime parole del Pentagono, l'intelligence Usa, che di fatto fanno a rafforzare la linea del presidente Biden. Gli Stati Uniti, fanno sapere, ad ora non hanno raccolto alcuna prova che "contraddica la valutazione preliminare del presidente polacco Duda secondo cui il missile esploso in Polonia era ucraino". Così la portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, Adrienne Watson, la quale sottolinea come tuttavia al di là delle conclusioni dell'indagine "è chiaro che la responsabile ultima di questo tragico incidente è la Russia, che ha lanciato una raffica di missili contro l'Ucraina destinati a colpire le infrastrutture civili. L'Ucraina aveva e ha tutto il diritto di difendersi", ha concluso. Ma insomma, quel missile per gli Usa non è russo. La tesi, poi, è stata condivisa in toto da Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato.

Un duro colpo, per Zelensky, che vede l'appoggio a stelle e strisce via via farsi meno incondizionato. Le voci al riguardo si inseguono da settimane e i segnali sono molteplici: troppo alto il rischio che il conflitto sfugga di mano o si cronicizzi. Ora, si presume, è il momento della trattativa. E Zelensky, infine, ha dovuto incassare un'altra bordata, sempre dagli Stati Uniti. Infatti il capo di stato maggiore Usa Mark Milley, ha affermato: "La probabilità di una vittoria militare ucraina che cacci via tutti i russi dal Paese, inclusa la Crimea, è molto bassa". Meglio desistere: il pizzino della Casa Bianca a Zelensky sembra avere un messaggio chiarissimo.

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