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Ucraina, la Russia: "Rovesciare Zelensky? Non è un obiettivo", cosa accadrà

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Cambio di rotta di Mosca. Secondo alcune fonti ufficiali del governo del Cremlino, la Russia non avrebbe come obiettivo finale della guerra un cambio o un rovesciamento dell'esecutivo guidato da Zelensky in Ucraina. A riferirlo è stato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalle agenzie russe. Parole pesanti che cambiano il quadro della guerra. Sin dall'inizio dell'invasione russa, l'Ucraina temeva un rovesciamento del governo per posizionare a Kiev un esecutivo filo-russo. Adesso, dopo 8 mesi di guerra, arriva l'inversione di rotta da parte di Mosca. Un'apertura questa che potrebbe avvicinare i negoziati di pace per mettere la parola fine a questa guerra. Di fatto Zelensky potrebbe rimanere al suo posto nel caso in cui la guerra dovesse finire con un accordo di tregua con Mosca.

 

Ma proprio in queste ore il numero uno della Nato, Stoltenberg, ha parlato di un conflitto che non vede all'orizzonte in tempi brevi la chiusura delle ostilità. Secondo il segretario della Nato l'Occidente deve prepararsi ad una guerra di lungo corso. Ma l'apertura di Mosca arriva dopo l'ordine di ritirata da Kherson che nel linguaggio militare significa una sola cosa: apriamo un percorso per le trattative. Il nodo da sciogliere resta sempre lo stesso: la rinuncia di alcuni territori da parte di Kiev, le regioni già annesse dalla Russia. Zlensky su questo punto non vuole cedere. E la Russia come ritorsione ha annunciato nuove offensive anche su Kiev. Bisognerà attendere le prossime settimane per capire quanto possa essere concreta l'ipotesi dell'apertura di una trattativa. Ma di certo l'impegno preso oggi da Mosca va nella direzione di un negoziato.

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