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Vladimir Putin, voce bomba sullo Zar: "A gennaio frontiere chiuse"

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"Forse il nemico cercherà di farci festeggiare il nuovo anno al buio. Forse gli occupanti hanno intenzione di farci soffrire con i prossimi attacchi alle nostre città, ma qualunque sia il loro piano, sappiamo che sopravviveremo e che li cacceremo". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non si fa illusioni, la notte di San Silvestri sarà l'ennesima notte di guerra con attacchi aerei russi diffusi. Ma se a Kiev non si dormono sonni tranquilli, anche a Mosca la tensione è alta. Secondo quanto riporta l’agenzia Ria Novosti, il ministero della Difesa russo ha disposto che circa 20.000 militari saranno dispiegati per la difesa "aerea e missilistica" di Mosca. In particolare, "più di 1.800 militari del primo esercito assumeranno servizio di combattimento alla vigilia di Capodanno per scopi speciali di difesa aerea e missilistica delle forze aerospaziali russe" e questo per difendere la capitale russa dagli attacchi aerei ucraini e dai missili balistici. 

 

 

Non solo. Il Cremlino - in vista di una nuova ondata di arruolamento di cittadini russi per la guerra - prevede di chiudere i suoi confini entro una settimana. "So per certo che hai circa una settimana prima di avere ancora una scelta", ha detto, rivolgendosi direttamente ai russi parlando in russo, il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov. "All’inizio di gennaio le autorità russe chiuderanno le frontiere agli uomini, dichiareranno la legge marziale e avvieranno una nuova ondata di mobilitazione. I confini saranno chiusi anche in Bielorussia".

 

Anche Kyrylo Budanov, capo della direzione dell’intelligence ucraina, aveva anticipato nei giorni scorsi che la Russia sta pianificando una nuova mobilitazione dal 5 gennaio perché mancano gli uomini al fronte di guerra. Reznikov ha anche tenuto a precisare che quest’ultima ondata di arruolamento riguarderà «gli abitanti delle grandi città russe». Secondo il Kiyv Independent, Mosca e San Pietroburgo sono state risparmiate dalle campagne di mobilitazione del Cremlino, che invece hanno interessato in maniera pesante le minoranze etniche in altre regioni russe, i cui uomini sono stati chiamati ad arruolarsi in maniera sproporzionata.

 

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