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Principe Harry fatto a pezzi dal suo amico: "Basta, ora devi tacere"

Il principe Harry

Daniela Mastromattei
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Aggressioni fisiche, insulti, droga, rivelazioni sulla scandalosa divisa nazista e il veto a Carlo (mai preso in considerazione) di fare entrare Camilla nella Royal Family. Le anticipazioni del Guardian sul libro di memorie Spare (in inglese: ruota di scorta) del principe Harry si sta rivelando una miniera di "confessioni", vere o false è presto per dirlo, di sicuro gettano ombre e rabbia sulla casa reale che per il momento preferisce il silenzio, come voleva la regina Elisabetta II: «Mai spiegare, mai lamentarsi». I panni sporchi si lavano in famiglia.

Tuttavia, un tale terremoto su Buckingham Palace non si vedeva dai tempi di Diana. Anzi, sembra proprio che il figlio ribelle voglia portare a termine il lavoro iniziato dalla madre, la Principessa del popolo. Che aveva provato a scoperchiare il vaso di Pandora, mentre le veniva attribuita la focosa storia d'amore col maggiore di cavalleria James Hewitt.

Non ci convince il vittismo del secondogenito del Re d'Ighilterra. Certo, il padre Carlo ogni tanto tra il serio e il faceto gli domandava: «Ma di chi sei figlio, tu». Si sa che Carlo, così come il padre Filippo - che chiamava sua moglie la sovrana «cabbage», in italiano significa «cavolo» - hanno sempre avuto uno spiccato senso dell'umorismo, all'interno del Palazzo. Mai in pubblico. Harry invece ci va pesante e della sua vendetta, che intende condividere con il mondo intero, sono emersi ieri nuovi e imbarazzanti dettagli, mentre i media britannici iniziano a temere per l'immagine della monarchia al centro della faida familiare dei Windsor.

 

 

Harry è tornato ieri, in una intervista all'emittente britannica Itv, sui momenti dello scontro fisico con William, affermando che il fratello dopo aver parlato male di Meghan e averlo aggredito voleva la sua reazione. «Vedeva rosso», racconta il principe, «voleva che lo colpissi, ma ho scelto di non farlo». Nel mirino del duca di Sussex c'è essenzialmente l'erede al trono. Un po' si rosica a fare il numero due. Come scriveva Tolstoj, tutte le famiglie sono infelici a modo loro. Ma qui il "rosso" nipotino di Elisabetta II mostra una sofferenza e un livore che non ci saremmo mai aspettati.

Nel libro svela inoltre di aver perso la verginità «con una donna più grande con tanti cavalli, in un campo, mentre mi sculacciava» e ammette «di aver ucciso almeno 25 persone quando prestava servizio come pilota di elicotteri Apache in Afghanistan, aggiungendo che i miliziani venivano considerati come «pedine di una scacchiera». Questa rivelazione - tra le tante contenute nel suo atteso Spare, che uscirà martedì ma per errore è già in vendita in Spagna - sta suscitando critiche, tra i veterani della guerra ma anche i deputati britannici, la considerano «un tradimento», passibile di mettere a rischio la vita delle persone, a cominciare da quella del duca di Sussex. Nella sua biografia il principe sostiene di aver partecipato in tutto a sei missioni e sulle vittime aggiunge: «Non era una statistica che mi rendeva orgoglioso, ma non mi metteva nemmeno in imbarazzo. Quando mi trovavo nella foga e nella confusione del combattimento, non pensavo a quei 25 come a persone. Erano pezzi degli scacchi rimossi dalla scacchiera, i cattivi eliminati per primi, prima che potessero uccidere i buoni».

 

 

In Gran Bretagna c'è chi si chiede se sia stato giusto raccontare delle morti in Afghanistan e se, nel farlo, il 38enne duca non abbia tradito i colleghi dell'esercito britannico che prestavano servizio con lui in prima linea. Parla di «tradimento delle persone con cui ha combattuto» l'ex colonnello Richard Kemp parlando con il giornale The Sun: «Mette a rischio la sua sicurezza personale», soprattutto considerato che Buckingham Palace gli ha ormai da tempo negato le guardie del corpo. «Si è sparato su un piede... e probabilmente (la rivelazione ndr) inciterà chi vuole vendicarsi e proverà a farlo», conclude Kemp. Anche un altro veterano della Royal Marine, Ben McBean, lo invita a «stare zitto». Mentre il deputato conservatore, Bob Stewart, liquida la confessione come «sgradevole». Intanto il talebano, Anas Haqqani, non esita a scrivere su Twitter un j' accuse che qualcuno potrebbe interpretare come un avvertimento: «Signor Harry, quelli che lei ha ucciso - dice - non erano pezzi degli scacchi, erano esseri umani, avevano famiglie che ne stavano aspettando il ritorno!». Da che pulpito. 

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