Cerca
Logo
Cerca
+

Belgorod, jet russo abbattuto al confine: gravi sospetti

  • a
  • a
  • a

Lo hanno abbattuto o si è trattato di un incidente? È quanto si sta cercando di capire dopo che un aereo militare del ministero della Difesa russo si è schiantato nella regione di Belgorod, al confine con l'Ucraina. La perdita del mezzo è stato denunciata dal il governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov sul suo canale Telegram. "Nel distretto urbano di Valuysky, un aereo del ministero della Difesa si è schiantato. Una squadra investigativa e di dipendenti del ministero delle Situazioni di Emergenza sta attualmente lavorando sul campo", ha scritto Gladkov spiegando che "il motivo dell'incidente è oggetto d'indagine". "La situazione è sotto controllo", ha rassicurato infine il governatore russo.

 


Il fatto che l'aereo del Cremlino sia caduto proprio al confine dell'Ucraina sta a dimostrare comunque una cosa: le forze militari russe, non solo stanno combattendo, in territorio ucraina, ma stanno allargandosi anche ai Paesi confinanti. Il 10 febbraio scorso un missile avrebbe attraversato lo spazio aereo moldavo tanto che la Moldavia ha chiuso temporaneamente il proprio spazio aereo. I motivi ufficiali della chiusura al momento non sono conosciuti, ma alcuni media locali menzionano "ragioni di sicurezza" con la presidente Maia Sandu che denuncia un presunto piano della Russia per attuare un colpo di Stato in Moldavia. Mosca ha respinto tale accusa.  Intanto altri tre caccia russi avrebbero invaso lo spazio aereo della Polonia, secondo quanto riferito da diversi media internazionali. 

 

Lo schianto dell'aereo a Belgorod potrebbe essere stato un incidente, ma non sarebbe tanto assurdo pensare anche a un abbattimento da parte di Kiev. Non è la prima volta che gli ucraini con droni armati, con la contraerea o qualche altra arma occidentale riesca nell'impresa d'infierire sull'occupante nei territori russi. Intanto il governo moldavo ha respinto le accuse di Mosca, secondo cui il governo ucraino starebbe preparando una "provocazione armata" in Transnistria, regione separatista filo-russa.

 

Dai blog