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Prigozhin, Putin "ha firmato": Gruppo Wagner stravolto, ora tutto torna

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A poche ore dalla morte di Evgeny Prigozhin e Dmitry Utkin, il fondatore del Gruppo Wagner e il suo braccio destro periti nello schianto di un jet privato in Russia, il presidente Vladimir Putin ha firmato il decreto che due mesi fa aveva provocato la prima ribellione dei mercenari della Wagner: tutti i paramilitari dovranno giurare fedeltà allo Stato russo. Una sottomissione che aveva scatenato la rabbia di Prigozhin, autentico dominatore di quel remunerativo settore militare che si era visto dal giorno alla notte sottrarre dallo Zar ogni potere o autonomia. 

Il decreto, come sottolinea l'agenzia russa Ria Novosti, indica che "devono prestare giuramento davanti alla bandiera russa le persone appartenenti alle unità volontarie che contribuiscono all'adempimento dei compiti assegnati alle forze armate, alle formazioni militari e altri organismi previsti dalla legge federale sulla difesa, e tutte le altre persone coinvolte nell'attuazione delle misure di difesa territoriale".

La consequenzialità temporale tra la morte di Pigozhin e il decreto firmato dal capo del Cremlino forse non è casuale, anche perché molti, sia in Ucraina sia all'Estero, considerano altamente probabile che "l'incidente" in cui è morto l'ex cuoco di Putin sia stato organizzato proprio dagli uomini del presidente. E le ricostruzioni parlano dell'ipotesi che l'aereo sia stato abbattuto da un missile o da una bomba a bordo. Dal Cremlino il portavoce di Putin Dmitry Peskov definisce una "assoluta menzogna" che lo stesso Zar abbia ordinato l'uccisione del fedelissimo, diventato dopo il golpe fallito di giugno "un morto che cammina", il nemico pubblico numero uno del potere russo. 

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