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Israele-Hamas, la diretta. Iran: "Non possiamo garantire nulla". Netanyahu avverte Hamas: "Vi spezzeremo"

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La guerra tra Israele e Hamas prosegue. L'esercito israeliano ha avviato massicci raid e incursioni nella Striscia per recuperare gli ostaggi e per stanare i tagliagole. Netanyahu serra i ranghi delle truppe e prepara la nuova fase del conflitto. Gli Stati Uniti hanno inviato una seconda portaerei nella zona e la tensione continua a salire con l'Iran che minaccia di avere il "dito sul grilletto". Segui la diretta

Ore 15.26 - Sullivan: gli Usa temono una escalation e il coinvolgimento dell’Iran
La Casa Bianca ha espresso timori per un allargamento del conflitto tra Israele e Hamas e il possibile "coinvolgimento diretto" dell'Iran. "Non possiamo escludere che l'Iran scelga di impegnarsi direttamente in qualche modo. Dobbiamo prepararci per ogni possibile imprevisto", ha affermato il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, guardando all'aumento delle tensioni e degli scontri con Hezbollah al confine tra Israele e Libano.

Ore 15.09 - Biden: “La maggioranza dei palestinesi non c’entra con gli attacchi di Hamas”
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto che la maggioranza dei palestinesi “non c’entra con gli attacchi di Hamas” che hanno insanguinato Israele sabato 7 ottobre.

Ore 14.36 - Netanyahu: "Hamas pensava di spezzarci, ma saremo noi a farlo"
"Hamas pensava di spezzarci, ma saremo noi a farlo", ha affermato il Premier israeliano Benjamin Netanyahu nel suo intervento alla prima riunione del governo di unità nazionale, presenti anche Benny Gantz, Gadi Eisekot, Chili Tropper, Gideon Saar e Yifat Shasha-Biton. La riunione è iniziata con un minuto di silenzio "in memoria dei nostri fratelli e delle nostre sorelle uccisi a freddo, dei nostri combattenti eroici caduti in battaglia. Lavoriamo a tempo pieno come una squadra, con un fronte unito. Il nostro Paese consegna un messaggio chiaro alla gente, al nemico e al mondo", ha aggiunto il premier. "I nostri meravigliosi combattenti al fronte sanno che il Paese li sostiene. Capiscono l’enormità del compito che hanno. Sono pronti ad agire in qualsiasi momento, a sterminare i mostri con le mani sporche di sangue che si sono levati contro di noi".

Ore 13.57  - Iran: “Non possiamo garantire che la situazione nella regione rimanga la stessa”
“Nessuno puo' garantire il controllo della situazione se Israele invade Gaza”. E' l'avvertimento lanciato dall'Iran, mentre continuano i bombardamenti israeliani sulla Striscia, il lancio di missili di Hamas contro lo Stato ebraico e aumentano tensioni e scontri al confine con il Libano. Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, in un incontro con il premier e ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, a Doha la notte scorsa. 

Ore 13.12 - Attentato in Iran: gravissimo un alto ufficiale
Un alto ufficiale dell’intelligence dei Pasdaran, Mohammed Akiki, sarebbe in gravi condizioni dopo un tentativo di assassinarlo a Teheran. Lo riporta il sito Bnn Network, precisando che Akiki si troverebbe in terapia intensiva.

Ore 12.59 - 1.500 ortodossi chiedono di entrare nell'esercito come riservisti
Circa 1.500 ebrei ortodossi (haredim) di età superiore all'età di esenzione dalla coscrizione militare (26 anni) hanno chiesto di unirsi al servizio di riserva dell'esercito dall'inizio del conflitto. Le domande - secondo Haaretz - saranno ora valutate dalle forze armate. Di norma per gli ebrei ortodossi in Israele c'è l'esenzione dalla leva.

Ore 12.32 - Papa all’Angelus: “Rinnovo l’appello per liberare gli ostaggi”
"Continuo a seguire con tanto dolore quanto accade in Israele e in Palestina e penso ai tanti, in particolare ai piccoli e agli anziani. Rinnovo l'appello per la liberazione degli ostaggi e chiedo con forza che i bambini, i malati, gli anziani, i civili non siano vittime del conflitto”

Ore 12.00 - Sono 29 i cittadini americani uccisi da Hamas sabato scorso, 15 dispersi
Lo fa sapere il Dipartimento di Stato. Il conto precedente era di 27 vittime. Altri 15 sono invece “dispersi”, quasi certamente presi in ostaggio.

Ore 11.44 - Israele: "Libano responsabile degli attacchi sul nostro territorio"
"Lo Stato del Libano è responsabile degli spari contro il nostro territorio": lo ha ribadito il portavoce militare israeliano Daniel Hagari, poco dopo un attacco sferrato dal Libano sud contro il villaggio di frontiera di Shtula in cui un israeliano è stato ucciso e altri sono stati feriti. "Abbiamo risposto in maniera significativa - ha aggiunto Hagari - distruggendo postazioni Hezbollah ed il punto di partenza dell'attacco".

Ore 11.40 - Israele: menzogna Hamas su radi su convoglio di civili
L’esercito israeliano (Idf)ha negato affermazioni di Hamas, riportate dai media internazionali, secondo cui le forze di tel Aviv avrebbero colpito convogli di palestinesi in fuga dalla parte settentrionale della Striscia di Gaza. Lo riporta The Times of Israel. "Questa è una notizia falsa", ha detto il portavoce principale dell’Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, in conferenza stampa. "Chi fa un uso cinico dei propri cittadini e li prende come scudi umani è Hamas", ha aggiunto. 

Ore 10.40 -  La risposta durissima di Israle sul Libano
na persona è morta e altre tre sono rimaste ferite in un attacco missilistico contro la comunità di Shtula, in Israele, al confine con il Libano. Lo ha reso noto il servizio di ambulanza israeliano Magen David Adom. La vittima era un uomo di circa 40 anni, altri tre feriti -anche loro sui 40 anni- sono in condizioni non critiche e un altro è in buone condizioni. Nel frattempo l’esercito israeliano ha fatto sapere che ha risposto al fuoco arrivato dal LIbano.

Ore 10.00 - Attacco dal Libano su Israele: Hezbollah rivendica
Un uomo di 40 anni è stato ucciso da un razzo anti tank partito dal Libano che ha colpito l’insediamento israeliano di Shtoula, lunga la Blue Line. Lo ha riferito Haaretz, secondo cui altre quattro persone sono rimaste ferite. Intanto Al Jazeera ha precisato che una fonte di Hezbollah ha rivendicato l’attacco. 

Ore 9.20 - Doha, il capo di Hamas ha incontrato il ministro iraniano
Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha incontrato a Doha il leader di Hamas Ismail Haniyeh. Lo riporta l'agenzia iraniana Irna. I due hanno discusso degli sviluppi della guerra tra Hamas e Israele e convenuto di "continuare la cooperazione per raggiungere tutti gli obiettivi della resistenza e del popolo palestinesi". È il primo incontro a questo livello dopo l'attacco dell'organizzazione terroristica in Israele il 7 ottobre.

Ore 8.34 - Cina: "Le azioni di Israele oltre l’ambito dell’autodifesa"
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha avuto ieri un colloquio telefonico con l’omologo saudita Faisal bin Farhan Al Saud sulla crisi in Medio Oriente, rilevando che le azioni di Israele "sono andate oltre l’ambito dell’autodifesa". Mentre Tel Aviv "dovrebbe ascoltare seriamente gli appelli della comunità internazionale e del Segretario generale dell’Onu sullo stop alle punizioni collettive del popolo di Gaza".

Ore 07.43 Idf, l'esercito israeliano: ucciso uno dei responsabili strage Kibbutz Nirim
Israele ha ucciso la scorsa notte nel sud della striscia di Gaza uno dei responsabili della strage avvenuta la settimana scorsa nel Kibbutz Nirim. Lo ha reso noto l'esercito israeliano, secondo cui si tratta di Billal al-Kedra, comandante dell'unità di élite di Hamas nota come 'Nukhba' nella zona di Khan Yunes, nel sud della Striscia. In questo attacco, condotto da aerei da combattimento, ha precisato il portavoce, “sono stati uccisi altri terroristi di Hamas e della Jihad islamica”.

Ore 6.13 - Israele: “Grandi operazioni solo dopo l’evacuazione dei civili”
Israele avvierà "operazioni militari significative" solo una volta che i civili avranno lasciato Gaza: lo ha detto alla Cnn il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (Idf). "La cosa importante su cui concentrarsi è che inizieremo operazioni militari significative solo quando vedremo che i civili avranno lasciato l'area", ha detto il tenente colonnello Jonathan Conricus. "È davvero importante che la gente a Gaza sappia che siamo stati molto, molto generosi con il tempo. Abbiamo dato ampio preavviso, più di 25 ore".

Ore 4.50 - Medici legali di Israele: corpi smembrati, stupri e un bambino decapitato
Corpi privi di braccia e piedi, un bambino decapitato, diffusi segni di torture e di stupro: è il quadro descritto dai medici legali israeliani che hanno raccontato ai giornalisti in quali condizioni sono state trovate molte vittime dell'attacco compiuto da Hamas il 7 ottobre. Lo riporta la Reuters. 

Ore 02.30 Raid israeliano colpisce l’aeroporto di Aleppo, cinque feriti
Cinque persone sono rimaste ferite in un attacco israeliani all'aeroporto di Aleppo. Gli attacchi aerei provenivano "dalla direzione del mare", ha dichiarato Rami Abdel Rahman, direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, senza specificare se i cinque feriti fossero civili.

Ore 01.30 - Egitto vincola l’uscita degli americani da Gaza all’ingresso degli aiuti umanitari 
Si arena l'accordo tra Washington e il Cairo per consentire ad oltre 500 americani di uscire da Gaza attraversando il valico di Rafah. L'Egitto ha spiegato che darà disco verde solo se gli aiuti umanitari potranno passare nella direzione opposta, secondo quanto riporta il Wall Street Journal. L'accordo prevedeva le 17 di sabato come termine ultimo per il passaggio ma il valico è rimasto chiuso.

Ore 00.30 - Gli Usa inviano una seconda portaerei nella zona di Israele
Gli Stati Uniti inviano una seconda portaerei nel Mediterraneo orientale. Lo ha reso noto l'emittente tv statunitense Abc, citando fonti dell'amministrazione statunitense. Il gruppo d'attacco della portaerei Uss Eisenhower si sposterà nel Mediterraneo orientale per unirsi al gruppo d'attacco della portaerei Uss Ford, arrivato in zona all'inizio della settimana, hanno riferito le fonti.

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