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Israele, parte la macchina militare Usa: portaerei, caccia e incursori

Mirko Molteni
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Da giorni gli Stati Uniti si rafforzano in Medio Oriente a supporto di Israele, nel caso in cui il conflitto contro Hamas s’espanda agli Hezbollah e al loro alleato Iran. Ieri il portavoce della Sicurezza Nazionale USA, John Kirby, ha avvertito che «monitoriamo ciò che fa l’Iran». Tanto più dopo le minacce di Teheran e gli attacchi con razzi e droni di milizie filoiraniane sui militari americani in Siria e Iraq. S’è aggiunto il lancio di missili da miliziani sciiti Huthi dello Yemen verso Israele, abbattuti il 20 ottobre da una nave americana nel Mar Rosso. Era il cacciatorpediniere Carney, unità classe Arleigh Burke armata con missili antiaerei RIM-156.

ARSENALE
Vicino a Israele sono arrivate finora 5 navi gemelle del Carney, che portano in totale 200 missili da crociera Tomahawk pronti a bersagliare Hezbollah. E ci sono le due super-portaerei Gerald Ford, della nuova omonima classe, ed Eisenhower, questa della precedente classe Nimitz. Entrambe le portaerei assommano 150 aerei da combattimento, fra F-18 ed F-35, pari a mezza aviazione israeliana. Senza contare elicotteri che sbarcherebbero forze speciali. Della squadra USA fa parte la portaelicotteri anfibia Bataan con a bordo 1.600 soldati e incursori SEAL, che potrebbero aiutare i commandos israeliani a Gaza o in Libano. È solo una parte dell’arsenale che gli americani stanno inviando per difendere le proprie basi e Israele, nel caso Hezbollah sfoderi i suoi 150.000 fra razzi e missili d'origine iraniana, russa, cinese e nordcoreana, o, peggio, se in caso di escalation gli iraniani stessi usassero missili balistici. Il 21 ottobre il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin ha inviato sistemi antimissile: «Ho attivato il dispiegamento di una batteria di THAAD e di battaglioni aggiuntivi di Patriot nella regione per incrementare la protezione delle forze USA».

Il Patriot, in versione PAC-3, intercetta aerei e missili fino a 24.000 m di quota, per un raggio di 60 km, ma altre versioni coprono un raggio di 160 km di territorio. Ogni batteria consiste di autocarri che sparano da 4 a 16 missili, più ricariche, e veicoli recanti i radar che indicano i bersagli. Il Patriot porta una carica esplosiva da 73 kg che scoppia con una spoletta di prossimità quando s'avvicina al missile nemico. Più avanzato è il THAAD, da Terminal High Altitude Area Defense, in grado d'arrampicarsi a 150 km di altezza, anticamera dello spazio, e colpire le testate di missili balistici dall'ampia parabola, provenienti da lontano, ossia dall'Iran. Il THAAD gioca d'anticipo centrando le testate prima che rientrino nell'atmosfera e se nelle fasi iniziali del volo sfrutta la guida radar, nella fase terminale usa sensori all'infrarosso poiché a differenza del Patriot non porta esplosivi, ma distrugge il bersaglio per impatto diretto, come un ariete. Non sono state rese note le basi in cui arrivano le nuove difese aeree, ma si sa che gli Stati Uniti hanno 2.500 soldati in Iraq, nella base di Ain al Asad, più 900 soldati in Siria, ad Al Tanf, dove occupano insieme ai curdi campi petroliferi per sottrarre risorse al governo di Damasco. Nel complesso sono 30.000 i militari americani in tutto il Medio Oriente, dipendenti dal Central Command, o Centcom, che ha competenza sulla regione.

ROCCAFORTI
Fra le roccaforti USA, la base navale in Bahrein, quartier generale della 5° Flotta US Navy, la base aerea di Al Udeid, proprio in quel Qatar vicino ad Hamas, la base di Al Dhafra, negli Emirati Arabi Uniti, mentre a Nord, in Turchia, c'è la base di Incirlik, che ospita testate nucleari. Su alcune di queste piste sono arrivate squadriglie di rinforzo dell'US Air Force con caccia F-15 e aerei d'assalto A-10. L’invio dell'A-10 è sintomatico, poiché è un aereo da attacco al suolo, a bassissima quota, contro truppe di terra e anche guerriglieri. Teoricamente utile a Gaza ein Libano. È un velivolo corazzato, quasi un “carro armato volante”, poiché la cabina del pilota è una vasca di titanio spessa da 12 a 38 mm, che pesa essa sola 544 kg, per resistere ai colpi da terra. A parte i missili sganciabili, il “cuore” dell'A-10 è il cannone GAU-8 a sette canne rotanti che spunta dal muso, con cadenza di tiro selezionabile fra 2.100 e 4.200 colpi al minuto. Diluvio di proiettili all'uranio impoverito, da 1 kg l'uno, capaci di forare un carro armato o sbriciolare fortificazioni. Il 17 ottobre il comandante del Centcom, generale Michael “Erik” Kurilla, ha visitato Tel Aviv per «garantire che Israele abbia difese ed evitare che altri espandano il conflitto».

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