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Kate Middleton e la maledizione dei Windsor: malattie, lutti e tragedie? Incastro inquietante

Daniela Mastromattei
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Dopo aver colpito Carlo III alla prostata e la consorte del futuro re d’Inghilterra William, Kate Middleton, all’addome, la malattia si abbatte anche su Sarah Ferguson, ex moglie del principe Andrea, terzogenito della regina Elisabetta II. La duchessa di York, che mantiene il titolo nonostante il divorzio, è tornata nel Regno Unito dopo qualche giorno di cure e un periodo di «riposo in Austria», in seguito a una mastectomia per un tumore al seno (otto ore sotto i ferri e quattro giorni di terapia intensiva). E a distanza di appena sei mesi dalla prima brutta notizia ne riceve un’altra: questa volta si tratta di un melanoma maligno. «Un vero shock ma rimango positiva» ha scritto sul suo profilo Instagram la duchessa di 64 anni. Resta sudi morale, Fergie, come venne ribattezzata in gioventù dai tabloid, confidando che la malattia possa essere stata individuata in una fase iniziale. Divorziata da molti anni da Andrea, con il quale ha avuto due figlie, le principesse Beatrice ed Eugenia, la Ferguson si è poi riavvicinata all’ex marito, finito in disgrazia per il sospetto coinvolgimento nello scandalo sessuale Epstein. E per questo allontanato dal fratello Carlo che gli ha tolto pure i fondi privati del ducato di Lancaster (280 mila sterline).

Le cose non vanno affatto bene per la Royal Family, tanto che qualcuno si spinge a parlare di «maledizione dei Windsor», dopo il terzo annuncio in pochi giorni su problemi di salute riguardanti membri o ex membri di Buckingham Palace. Dopo quello sulla delicata operazione «all’addome» subita la settimana scorsa dalla principessa di Galles, Kate Middleton (preoccupa molto la sua convalescenza di tre mesi, anche se la patologia resta top secret), e quello sull’intervento al 75enne Carlo III in persona, per una condizione della prostata (ingrossata) ma definita per fortuna «benigna». Il sovrano ha già lasciato la sua adorata Scozia, dove ha trascorso qualche settimana di riposo, ed è volato a Sandringham per ricoverarsi in una clinica. Appare molto preoccupato, dicono i bene informati, nonostante gli auguri del figlio Harry e della nuora Meghan dalla California, arrivati in ritardo perché avvisati in ritardo (e solo dai media).

 

 

 

SERVIZI SEGRETI

Il rosso ribelle, tenuto alla larga dalla famiglia dopo la sua autobiografia (“Spare”) uscita un anno fa che ha messo in crisi la Corona, era invece molto amato dalla sua mamma, la principessa del popolo, morta in un incidente a Parigi nelle prime ore di domenica 31 agosto del 1997, nella galleria sotto il Ponte de l’Alma. Insieme a Lady D. morì il suo compagno, l’imprenditore egiziano Dodi Al-Fayed. Sulle cause della tragedia sono state avanzate varie ipotesi. Ma c’è chi è convinto si sia trattato di omicidio da parte dei servizi segretibritannici. È tutto ancora avvolto nel mistero. Paul Burrell, il migliore amico della prima moglie di re Carlo, ha sempre ribadito che la situazione sarebbe diversa se lei fosse ancora viva e che solo lei avrebbe potuto riavvicinare i due fratelli, ormai ai ferri corti. Burrell ha ricordato Diana come una figura che avrebbe voluto (e potuto) modernizzare la famiglia reale attraverso i suoi figli. E forse avrebbe persino cambiato la tradizione: perché deve salire al trono il figlio maggiore e non il più adatto?

La Corona inglese è da sempre scossa da tensioni ed emozioni profonde. Dagli archivi è recentemente spuntato un dettaglio che risale a trent’anni fa su un’accesa discussione trai principi William e Harry. Ken Wharfe, ex agente di sicurezza della famiglia reale, racconta che durante un viaggio in auto verso Gloucester, il più piccolo avrebbe detto al maggiore che «poteva fare quello che voleva, tanto non sarebbe mai diventato re». Uno straziante litigio che continua a gettare ombre sui rapporti tra i due fratelli, sebbene all’epoca fossero solo dei bambini. Intanto un’indagine interna al Regno Unito vede la famiglia reale in caduta libera quanto a popolarità. Non solo, secondo alcuni sondaggi, il principe William potrebbe non diventare mai re. Che dire. Vero è che in questi giorni con il sovrano sotto i ferri (e poi in convalescenza), il trono resta vacante, e lo stesso futuro re William si è messo fuori gioco da solo, annullando tutti gli appuntamenti pubblici, poiché ha deciso di stare accanto all’amata consorte durante i mesi di riposo.

C’è chi parla di maledizione, dicevamo, e chi tira fuori una leggenda che si aggira da anni tra i corridoi di Buckingham Palace: i componenti principali della famiglia della Regina Elisabetta sono tutti accomunati da un numero, il “2”, che ha segnato le loro vite per sempre. Elisabetta II era figlia di Re Giorgio VI di Inghilterra e di Elisabetta Bowes-Lyon. La monarca aveva poi una sorella, la principessa Margaret, poco più piccola di lei. Ebbene, tutti e tre i suoi familiari sono morti in date che comprendono il “2”. Re Giorgio VI, che ha governato poco prima che salisse al trono Elisabetta II, è morto nel 1952. Ben 50 anni dopo, nel 2002, è morta sua moglie, la regina Elisabetta. Nello stesso anno, e a pochi mesi di distanza dalla scomparsa della regina madre, è venuta a mancare anche la sorella adorata di Elisabetta II, Margaret, che è deceduta il 9 febbraio del 2002.

Il 1992 è stato poi uno degli anni più drammatici per la sovrana e per il Regno Unito. Durante un discorso pronunciato il 24 novembre 1992 a Guildhall, dopo 40 anni dalla sua salita al trono, Queen Elizabeth definì il 1992 l’anno più brutto perla sua famiglia e perla corona inglese. In effetti sempre nel 1992 suo figlio Andrea di York annunciò la separazione da Sarah Ferguson. Nello stesso anno ci fu anche il divorzio della principessa Anna dall’ex marito Mark Philips e ancora, nel 1992, uscì il libro “Diana, la sua vera storia”, pubblicata da Andrew Morton che raccontò segreti e scheletri nell’armadio della Regina Elisabetta.

 

 

 

LA LEGGENDA DEL “2”

Il cerchio del “2” si chiude l’8 settembre 2022, giorno in cui siè spenta la Regina Elisabetta. Strane coincidenze o altro? Nella storia dei Windsor c’è chi ha abdicato come Edoardo VIII, primo figlio di re Giorgio V, salito al trono il 2 gennaio del 1936, lasciò il trono l’11 dicembre dello stesso anno per amore di Wallis Simpson, una donna americana, divorziata due volte. Ricorda il nipote Harry. E il padre Giorgio V (figlio di re Edoardo VII), con il quale nacque la casata di Windsor nel 1917, non se la passava bene, accanito fumatore soffriva di problemi respiratori e bronchite cronica. Durante la prima guerra mondiale rimase ferito gravemente cadendo da cavallo (era il 28 ottobre 1915) in Francia. Nel 1925 fu mandato con riluttanza a fare una crociera privata di recupero nel Mediterraneo. Poi si ammalò gravemente di setticemia, che si localizzò tra la base del polmone destro e il diaframma. Si ritirò per tre mesi a Craigweil House, Aldwick, nella località balneare di Bognor, nel Sussex.

Giorgio non si riprese mai del tutto. Nel suo ultimo anno gli veniva occasionalmente somministrato ossigeno. La morte della sorella preferita, Vittoria, nel dicembre 1935, lo fece cadere in una brutta depressione. Divenne sempre più debole e i medici, guidati da Lord Dawson di Penn, emisero un bollettino: «La vita del re si sta muovendo pacificamente verso la sua fine». Le ultime parole di George, un «Dio ti maledica!», furono indirizzate alla sua infermiera, Catherine Black, quando quella notte gli diede un sedativo. Dawson, un sostenitore della “morte dolce”, ha ammesso nel suo diariodi aver posto fine alla vita del re. E che dire dei gravi problemi di salute di Edoardo VII? Il padre Giorgio V apparteneva alla dinastia di Sassonia-Coburgo-Gotha, nel 1907 fu colpito da un cancro che fu curato con il radio. Morì nel 1910 per complicazioni legate a una bronchite acuta. In realtà aveva i polmoni distrutti. Sua Maestà si fumava 20 sigarette e 12 sigari al giorno. 

 

 

 

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