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Navalny nazionalista e un po' xenofobo, ma la sinistra lo dimentica

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La sinistra dimentica il Navalny di destra. A poche ore dalla notizia della sua morte, nessuno ricorda che Amnesty International privò l'oppositore di Putin dello status di «prigioniero di coscienza», salvo poi restituirglielo nel 2021 sostenendo che «le opinioni e il comportamento di un individuo possono evolversi nel tempo». In realtà, spiega Carlo Nicolato, Navalny non cambiò mai opinione. Nel 2007 l'attivista paragonò gli immigrati del Caucaso «dalla pelle scura» a scarafaggi e sostenne che mentre contro gli insetti basta anche una scarpa per ucciderli, per gli immigrati è necessaria una pistola. Ma non solo, perché paragonò gli immigrati anche alle carie dicendo che «tutto ciò che si trova sulla nostra strada deve essere rimosso con attenzione ma decisione attraverso la deportazione». E mai Navalny ha abiurato le sue posizioni ultranazionaliste e la sua xenofobia.

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