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Ilaria Salis, la decisione del giudice: negati i domiciliari

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C'era grande attesa per la nuova udienza sul caso di Ilaria Salis, la 39enne italiana detenuta in Ungheria con l'accusa di aver pestato a sangue due attivisti di estrema destra. La donna, detenuta da 13 mesi in un carcere di Budapest, aveva chiesto tramite i suoi legali la possibilità di ottenere i domiciliari.

Condotta in aula con mani e piedi legati, non ha parlato ma ha ribadito la sua innocenza tramite l'avvocato che l'assiste. Il giudice però non ha voluto sentire ragioni e ha respinto la richiesta di scarcerazione. Ilaria Salis rimarrà dunque detenuta nel carcere di Budapest almeno fino al 24 maggio. Per questa data è fissata la nuova udienza in cui il team legale della donna presenterà ricorso contro la decisione di negarle i domiciliari. 

L'avvocato che assiste la donna, Eugenio Losco, ha dichiarato: "Non penso che in Ungheria ci possa essere un trattamento diverso da quello che abbiamo visto e penso che questo sia assolutamente inaccettabile per l’Italia. Resterà in carcere chissà ancora per quanto, può l’Italia accettare questo trattamento? Assolutamente no". Anche il padre di Ilaria Salis non ha nascosto la sua delusione: "L'ennesima prova di forza del governo Orban" l'ha definita Roberto Salis. "Un po' me lo aspettavo Ilaria qui è considerata un grande pericolo".

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