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Russia, "la Nato si prepara alla guerra": le immagini dal confine europeo

Roberto Tortora
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L’attesa cresce, la tensione sale e il dubbio atroce assale: dobbiamo attenderci una guerra tra la NATO e la Russia? Il pericolo è più di una sensazione, se si guarda al confine orientale russo, quello sul Baltico della città di Kaliningrad.

Poco più a sud, al confine tra Polonia e Lituania, nel corridoio di Suwalki lungo circa 100km e, più precisamente, nella città di Korzeniewo, è partita da più di un mese l’esercitazione “Dragon 24”, la più vasta mai vista dal dopoguerra, con più di ventimila uomini, militari provenienti da tutti i paesi della Nato.

 

 

 

Fuori dal Coro, trasmissione d’approfondimento politico e sociale di Rete4,  condotta da Mario Giordano, ha mandato proprio lì l’inviata Raffaella Regoli per documentare la situazione. Addentrandosi nei campi che circondano la base militare, la Regoli assiste ad un vasto dispiegamento di forze: “Nascosti dietro la base Nato, ecco gli alloggi che dovranno ospitare le truppe di varie nazionalità, per una grossa, colossale esercitazione militare. Il tutto – spiega la giornalista – dopo che il quotidiano tedesco Bild ha rivelato l’esistenza di un documento segreto che certifica l’escalation di tensione tra Nato e Russia proprio lì, nel confine orientale, non lontani dal Mar Baltico”.

 

 

 

Il Deputy Chief of Staff Operations dell'Allied Joint Force Command Brunssum, il Generale di Divisione USA Randolph Staudenraus, spiega il perché di questa scelta: "Le forze NATO, oltre a dissuadere e difendere, possono anche rispondere ad ogni minaccia, quando e dove necessario, in tutto il territorio alleato. Questa è la Nato e insieme siamo più forti".

 

 

 

Zaino in spalla ed armi cariche, i soldati si aggirano nel campo Nato e lungo il fiume Vistola, con l’intervento anche di mezzi aerei, per quella che è da considerare veramente solo un’esercitazione? O è il pre-allarme di un’escalation di violenza che potrebbe portare ad una guerra che, nel caso più estremo, assumerebbe anche i contorni devastanti del “nucleare”? Il pericolo c'è e si vede benissimo.

 

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