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Taiwan, "23 caccia e 5 navi da guerra cinesi". E la Russia minaccia il Giappone

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Il ministero della Difesa di Taiwan ha dichiarato di aver rilevato 23 aerei da guerra cinesi e 5 navi da guerra della marina intorno all'isola, il giorno dopo che una nave militare americana aveva attraversato lo stretto di Taiwan.

La presenza militare intorno a Taiwan arriva a meno di due settimane dall'insediamento del presidente entrante Lai Ching-te, che Pechino considera un "pericoloso separatista". La Cina, che rivendica Taiwan come parte del suo territorio, invia spesso aerei da guerra e navi da guerra intorno all'isola.

Che la situazione in Estremo Oriente sia caldissima lo confermano anche le tensioni tra Russia, Stati Uniti e Giappone. L'ambasciatore di Mosca a Tokyo Nikolai Nozdrev in una intervista all'agenzia di stampa Ria Novosti in occasione del Giorno della Vittoria che si celebra in Russia oggi, giovedì 9 maggio ha avvertito: "Stiamo monitorando da vicino l'intensificazione delle manovre nippo-statunitensi, anche con il coinvolgimento di attori esterni, vicino ai nostri confini dell'Estremo Oriente. Avvertiamo regolarmente Tokyo che se tale attività dovesse continuare, saremo costretti a prendere contromisure per bloccare le minacce militari contro Russia".

L'alleanza tra Stati Uniti e Giappone ha raggiunto livelli "senza precedenti" nel corso degli ultimi tre anni, confermava una dichiarazione congiunta pubblicata al termine del vertice bilaterale alla Casa Bianca tenutosi il 10 aprile scorso tra il presidente Usa Joe Biden e il primo ministro giapponese Fumio Kishida. "Siamo arrivati a questo momento storico perché i nostri Paesi hanno preso provvedimenti coraggiosi tesi per rafforzare le capacità collettive: Stati Uniti e Giappone continueranno a lavorare per garantire la libertà e la stabilità dell'Indo-Pacifico e del resto del mondo". 

Nel documento viene sottolineato l'impatto degli eventi globali sulla sicurezza della regione. "Stiamo lavorando su ogni dominio per costruire una partnership globale che sia in grado di affrontare le sfide del nostro tempo, sempre più complesse e interconnesse, per creare un mondo sempre più libero, connesso e resiliente", I due leader ribadivano il rispettivo impegno nei confronti delle norme internazionali, della tutela della dignità e dei diritti umani, della sovranità e dell'integrità territoriale di tutti i Paesi. 
 

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