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Haniyeh, il figlio del leader di Hamas: "Grazie a Dio ha ottenuto questo onore"

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Sono passate solo poche ore dall'uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ma il figlio dell'uomo, Abdel Salam Haniyeh, che si trova a Gaza, ci tiene subito a precisare all'agenzia di stampa Italpress che il padre è morto "nel modo in cui desiderava".

"Mio padre - ha continuato - è stato sottoposto a 4 tentativi di omicidio nel corso della sua carriera nazionale, ma è sopravvissuto e oggi Dio suggella il suo martirio come ha sempre desiderato". Il figlio del leader di Hamas è poi entrato nei dettagli affermando che nel corso della sua vita il padre ha vissuto molti momenti tra la vita e la morte.  "Abbiamo vissuto molte fasi di lotta con mio padre, dalla deportazione, prigionia, persecuzione, e la patria delle anime della famiglia per questo giorno, come ci diceva fin da quando eravamo giovani che potesse diventare un martire da un momento all'altro, e grazie a Dio ha ottenuto questo onore", ha osservato Salam Haniyeh per cui "mio padre era appassionato di unità nazionale e si batteva per l'unità delle fila palestinesi, e noi affermiamo che questo assassinio non fermerà la determinazione della resistenza fino alla liberazione".

Insomma, per il figlio del leader di Hamas, "il desiderio di mio padre è stato esaudito", ossia quello di morire da "martire". Salam Haniyeh ha poi ricordato: "Siamo in una rivoluzione e in una battaglia continua contro il nemico, e la resistenza non finisce con l'assassinio dei leader", sottolinea in una dichiarazione riferita dall'agenzia iraniana Irna.

 

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