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Melania Trump chiede altre indagini sull'attentato a Donald

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«Il tentativo di mettere fine alla vita di mio marito è stata una esperienza orribile e angosciante su cui ora è caduto il silenzio che pesa. Non riesco a non pensare: perché gli agenti non hanno arrestato l'assalitore prima? C'è certamente di più su questa storia e dobbiamo scoprire la verità», ha affermato ieri Melania Trump, in un video pubblicato su X poche ore prima dell'inizio del dibattito fra il marito e Kamala Harris considerato cruciale in vista del voto del prossimo novembre.

Per motivi di sicurezza, la moglie di Donald Trump non può intervenire direttamente negli eventi pubblici della campagna elettorale. Lo fa attraverso i social network, con poche parole ben mirate. Senza nessuna accusa specifica, ma con una richiesta di fare chiarezza sull’evento accaduto il 13 luglio 2024 durante una fiera agricola a Meridian, alla periferia ovest di Butler, in Pennsylvania. Quel giorno, alle 18.11, Thomas Matthew Crooks, ventenne di Bethel Park, apre il fuoco con un fucile automatico a una distanza di 150 metri e colpisce il candidato Repubblicano ferendolo di striscio a un orecchio, ma riesce ad assassinare Corey Comperatore, pompiere volontario di Buffalo e a ferire gravemente altre due persone. L’attentatore viene individuato e subito eliminato da un membro della squadra di cecchini del Secret Service, il dispositivo dell’agenzia federale che protegge Presidenti ed ex Presidenti degli Stati Uniti.

 

 

Ma, per l’intervento tardivo, la direttrice del Secret Service, Kimberly Cheatle, dieci giorni dopo rassegna le proprie dimissioni, ammettendo la propria responsabilità nella gestione fallimentare del caso, mentre la mancata previsione dell’attentato da parte dell’Fbi scatena polemiche, da più parti bollate come teorie del complotto. Non risulta tuttavia che sia ancora stata compiuta un’analisi accurata sull’accaduto e sull’ipotesi che vi fossero mandanti. Rimangono da spiegare alcune circostanze, come il movente dell’autore della sparatoria, i motivi per i quali sia riuscito ad avvicinarsi al luogo in cui si teneva il comizio e a salire indisturbato sul tetto dal quale ha potuto impugnare l’arma, mirare e premere il grilletto con l’intenzione di uccidere. Domande alle quali, Melania Trump, e non solo lei, pretende di avere una risposta.

 

 

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