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Pete Hegseth segretario alla Difesa: Trump spiazza il mondo, chi manda al Pentagono

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Se la nomina di Elon Musk nella squadra della sua amministrazione era annunciata da tempo, la scelta di Donald Trump più sorprendente e spiazzante è sicuramente quella di Pete Hegseth. Il veterano e co-conduttore di Fox & Friends Weekend, anchorman molto famoso negli Stati Uniti ma assai meno in Europa, rivestirà un ruolo centrale: quello di segretario della Difesa.

Riguardo alla nomina al Pentagono i maligni parlano di una scelta dovuta soprattutto alla lealtà dimostrata dal giornalista al neo-presidente, ma i tycoon presentadolo agli americani ha voluto elogiarlo con parole non banali, sottolineando il suo curriculum di combattente, nonché la sua attività di conduttore di Fox News e il suo libro best-seller The War on Warriors, nel quale tra l'altro l'autore si dichiara assolutamente contrario all'invio delle donne nelle aree di combattimento.

"Pete ha trascorso la sua intera vita come un guerriero per le truppe e per il Paese", ha detto Trump in una dichiarazione di poche ore fa. "Pete è duro, intelligente e un vero credente dell'America First. Con Pete al timone, i nemici dell'America sono allertati: il nostro esercito tornerà grande e l'America non si arrenderà mai". 

 

 

 

Altra scelta significativa e di grande impatto "esecutivo" quella di Michael Waltz al posto di primaria importanza di Consigliere per la Sicurezza Nazionale: ex militare delle forze speciali (è stato nell'esercito per ben 27 anni), presentato da Trump come un "esperto sulle minacce poste da Cina, Russia, Iran e dal terrorismo globale". Waltz è stato direttore della politica di difesa di Donald Rumsfeld e Robert Gates al Pentagono, prima di entrare al Congresso nel 2018. Ha prestato servizio in Afghanistan e si è dichiarato duramente critico nei confronti dell'amministrazione Biden per il caotico ritiro delle truppe americane dall'Afghanistan nel 2021, accogliendo favorevolmente le posizioni trumpiane in politica estera. Da sottolineare inoltre la visione strategica di Waltz, favorevole a chiudere nel più breve tempo possibile il conflitto in Ucraina (costi quel che costi per Kiev) al fine di potenziare ulteriormente il "fonte" del Pacifico per il confronto con la Cina.

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