
Gedda, bordata del falco russo: "Donald Trump è caduto in trappola"

"Ora la palla passa a Putin". Con queste parole Donald Trump ha concluso - positivamente - i colloqui a Gedda. In Arabia Saudita Kiev e Stati Uniti hanno trovato un accordo su una tregua immediata. Eppure da Mosca arrivano i primi altolà: Sergej Markov, ex consigliere putiniano e direttore dell’Istituto di ricerche politiche della Russia, boccia subito: "Sarebbe stato meglio per tutti se i negoziati a Gedda fossero falliti".
In videocollegamento con Repubblica il falco fa sapere che "se le trattative fossero fallite, lo stop statunitense agli aiuti a Kiev sarebbe diventato definitivo e l’esercito russo sarebbe potuto avanzare più rapidamente. Alla fine, anche l’Europa sarebbe stata costretta a premere per una pace perché da sola non sarebbe riuscita a farsi carico del sostegno all’Ucraina e, insieme agli Usa, si sarebbe disfatta di questo Volodymyr Zelensky che è oramai diventato un maniaco della guerra". Da qui, "dopo un certo inasprimento delle ostilità in primavera-estate, verso la fine dell’anno ci sarebbe potuta essere una pace totale".
Per Markov anche il presidente Usa è caduto nella trappola ucraina: "Come dicevamo da bambini, hanno ingannato un idiota con quattro pugni. Il gambetto di Zelensky è riuscito. Ha teso un agguato a Donald Trump, proprio come negli scacchi. Insieme a Gran Bretagna, Francia e Ue, è riuscito a tirargli un bidone. È semplice: ha fatto finta di acconsentire a tutte le sue proposte, sapendo però che la Russia è contraria a una tregua. Ora Trump proporrà la tregua a Putin che dirà di no. A litigare stavolta saranno Trump e Putin e gli Usa rientreranno nuovamente nel Partito della guerra con l’Europa. È un piano progettato da Londra e Parigi. Hanno spiegato a Zelensky che non occorre litigare con Trump, bisogna prenderlo in giro facendo finta di dargli ragione su tutto".
"Le notizie principali arriveranno da Mosca": Gedda, bordata-Zakharova dopo l'accordo Usa-Kiev
Insomma, per Mosca gli accordi altro non sono che una "trappola". "La Russia ha bisogno di una pace, non di una tregua. Siamo sicuri che una tregua sarebbe una bugia totale da parte di Kiev e dell’Europa. Una tregua del genere non serve alla Russia. Non ci dobbiamo cascare. A meno che, durante la tregua, non venga introdotto l’embargo totale sulle forniture di armi da parte di tutti i 52 Paesi della Coalizione Rammstein, noi continueremo a combattere fino alla fine".
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