È noto l’adagio di Charles de Gaulle: «Come si può governare un Paese con 246 varietà di formaggio?». Il generale, eroe della Resistenza, l’uomo dell’appello del 18 giugno 1940, nonché fondatore della Quinta Repubblica, non sapeva che l’Italia ne ha quasi il doppio, 487. Ma il (... ) formaggio, anzi “le fromage”, resta innegabilmente un’eccellenza francese, un orgoglio nazionale, un simbolo della force de frappe gastronomica d’oltralpe. Nessuno in Francia oserebbe mai mettere in discussione il formaggio, sia esso fresco, stagionato o spalmabile. O meglio quasi nessuno. Perché gli ecologisti, anzi i khmer verdi, come li chiama il Figaro, hanno deciso di oltrepassare ancora una volta il limite del ridicolo: affermando che i francesi dovrebbero smetterla di mangiare quel delizioso formaggio a pasta pressata da latte crudo di vacca che è il comté, perché inquina l’ambiente. L’iniziatore della crociata anti-comté è tale Pierre Rigaux, militante ecologista. Durante il programma “La lutte enchantée” di France Inter, la radio pubblica francese, Rigaux, giovedì scorso, ha pronunciato queste parole: «Se il formaggio comté è nocivo per l’ambiente e nocivo per gli animali, (...), allora dovremmo smettere di mangiarlo».
Ma nocivo perché, secondo l’attivista e animalista radicale? «Proliferazione delle alghe, mortalità dei pesci, diminuzione della biodiversità acquatica... Insomma, corsi d’acqua inquinati dal formaggio comté», ha dichiarato Rigaux, sottolineando la “sofferenza” inflitta alle mucche il cui latte viene utilizzato per produrre il formaggio. «Il formaggio e il latte fanno soffrire gli animali tanto quanto la carne, se non di più», ha aggiunto. I deliri del militante ecologista hanno suscitato legittimamente un’ondata di indignazione sui social, dove da giovedì impazza l’hashtag #TouchePasAMonComté, non toccare il mio comté. Contro Rigaux, che si definisce “naturalista” e “ecologo”, è intervenuta persino la prefettura del Giura, il dipartimento dove è prodotto il formaggio. «Il comté incarna il Giura, è gusto, calcio, proteine... ed zero sensi di colpa. Savoir-faire, allevatori impegnati, un’industria esemplare. Vietarlo? Sarebbe come vietare i tramonti del Giura. Siamo seri», ha scritto la prefettura del dipartimento francese. «Siamo ancora la Dop con le regole più restrittive e quest’anno il disciplinare è stato reso molto più severo. Tutto ciò che facciamo, lo facciamo con l’intenzione di farlo bene», ha detto a BfmTv Samuel Pertreux, allevatore di mucche da latte, deplorando il desiderio di “fare rumore” da parte di Rigaux. «Ovviamente lo invito a venire a visitare la fattoria», ha aggiunto l’allevatore.
Ultima Generazione blocca via Palmanova: la clamorosa sentenza
Volete bloccare il traffico e impedire alle persone di andare a lavorare o tornare a casa? Prego, accomodatevi pure. Ve ...Il comté è il formaggio a denominazione di origine protetta (Dop) più consumato di Francia. Ogni anno ne vengono vendute circa 70.000 tonnellate. Nella Franca Contea, la regione del comté, la produzione del formaggio garantisce soprattutto migliaia di posti di lavoro. «Il comté è per noi una garanzia di sopravvivenza», ha dichiarato a Cnews Pierrick Monnet, produttore di comté e segretario della cooperativa della Combe du Val, nel dipartimento dell’Ain. Nel 2021, la filiera del comté è stata riconosciuta da WWF e Greenpeace per le sue azioni a favore dell’ambiente. Ayatollah dell’ecologismo, nemici del piacere come Pierre Rigaux, Dio ce ne scampi.