"Il nostro amato fratello italiano Antonio Omar Dridi, che aveva prestato servizio in Ucraina come volontario, è morto sul campo di battaglia". È quanto ha fatto sapere in un post su Facebook la ong Memorial - International Volunteers for Ukraine. "Onore, gloria e gratitudine a nostro fratello", ha aggiunto il post.
Noah, la sorella del volontario italiano, in un'intervista rilasciata una settimana fa al Tg1, aveva spiegato che il fratello, nato il 15 febbraio 1991 a Palermo, viveva all'estero. Era stato in Germania e Austria, dove aveva lavorato come cuoco. "Era uno spirito libero, non ha mai voluto rimanere fermo in un posto", raccontava Noah nell'intervista rilasciata nei giorni in cui il fratello risultava disperso. "Vorrei che ci aiutassero, noi ne abbiamo passate tante, siamo stati dei ragazzi molto sfortunati", era l'appello della donna. Di Dridi non si avevano più notizie da un paio di mesi e il 14 marzo la famiglia aveva lanciato un appello sui social spiegando che non riusciva a mettersi in contatto con lui. Un commilitone di Dridi, a fine marzo, aveva chiamato Noah dicendole che il bunker in cui si trovava Dridi era stato bombardato.
Sumy, missili russi sul poligono: "Inceneriti", strage di soldati
Sei soldati ucraini sono rimasti uccisi e più di dieci sono rimasti feriti in un attacco missilistico russo su un...Purtroppo Antonio non è l'unico italiano morto in Ucraina. Anche Manuel Mameli, 25 anni, cagliaritano, sarebbe stato ucciso in Ucraina: stando a quanto si apprende, essendo morto in un'area di combattimento sotto il controllo russo non è possibile al momento recuperare il suo corpo e per questo viene dichiarato ancora "disperso in azione". Il ragazzo, nato nel capoluogo sardo il 14 marzo del 2000, combatteva contro i russi nella legione internazionale ed era regolarmente arruolato nelle forze armate ucraine. Mameli, che risultava disperso dal 18 maggio, secondo alcune fonti sarebbe stato ucciso da un drone russo nell'est ucraino, nei pressi di Pokrovsk.