Un escamotage per aggirare le sanzioni. Vladimir Putin starebbe utilizzando una piattaforma di criptovalute basata in Kirghizistan e una stablecoin il cui valore è agganciato a quello del rublo per evitare le sanzioni imposte alla Russia da inizio guerra. Come riportato dal Financial Times, ammonterebbe a circa 9,3 miliardi di dollari il flusso di denaro che è circolato negli ultimi mesi sulla piattaforma di scambio di criptovalute Grinex. Piattaforma - ricorda Il Foglio - con sede in Kirghizistan, repubblica centroasiatica molto vicina politicamente ed economicamente alla Russia.
Secondo vari esperti Grinex altro non sarebbe che la continuazione con altri mezzi di Garantex, la più grande arena virtuale di commercio di asset digitali russa, che è stata inserita nella lista nera dalle autorità statunitensi. L'accusa? Aver facilitato transazioni finanziarie illecite. Ecco allora che gli oltre nove miliardi di dollari transitati su Grinex sono stati fatti circolare utilizzando come mezzo di scambio il token A7A5, lanciato da Ilan Shor. Anche il suo profilo è alquanto controverso. Sì, perché il trentottenne - che attualmente risiede in Russia, paese di cui detiene la cittadinanza e in cui si è rifugiato per sfuggire alle sanzioni dell’Unione europea e all’eventuale arresto a causa anche delle ingerenze nel processo elettorale della Moldavia - è stato condannato già nel 2023 per aver partecipato al furto di un miliardo di dollari dalle banche moldave. Finita qui? Niente affatto, perché Shor è stato una delle figure chiave dell’operazione di compravendita di voti orchestrata dal Cremlino per influenzare le elezioni presidenziali tenutesi nel piccolo paese dell’Europa orientale il 20 ottobre scorso, poi vinte al ballottaggio dall’europeista Maia Sandu. Ma cos'è A7A5? Si tratta di una stablecoin, ossia un tipo di criptovaluta il cui valore è legato a un asset reale, in questo caso specifico il rublo. Non rubli qualsiasi però. A7A5 sarebbe coperta dal denaro detenuto dalla banca Promsvyazbank.
Donald Trump avverte Putin: "Ha 10 giorni"
La pazienza di Donald Trump è finita e ora il presidente degli Stati Uniti passa agli avvertimenti. "Stabili...Anche questo è un istituto soggetto a sanzioni occidentali ed è sotto il controllo di Mosca. Promsvyazbank serve solo il complesso militare e industriale russo. Sempre stando al Financial Times la maggioranza delle transazioni avviene durante i giorni feriali e nell’orario di lavoro moscovita. Il Kirghizistan fa da base sicura per Grinex e non solo per la vicinanza politica alla Russia. Nel 2022 il governo di Bishkek ha introdotto una legge favorevole al settore delle criptovalute e da allora il mercato è esploso. Una crescita di più del 7.000 per cento, non certo - fa notare Il Foglio - trainata dalla domanda domestica del piccolo paese, uno dei più poveri al mondo, di circa sette milioni di abitanti. Ed è lì che si inserisce lo zar.