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Mario Draghi, "violate le leggi". Polexit, l'Europa rischia il Big bang?

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Nessun dubbio che la Polonia ha violato una delle leggi fondamentali del Trattato dell’Unione. E sui migranti, nessuna concessione agli Stati che vogliono innalzare muri. Così Mario Draghi, al termine del Consiglio d’Europa svoltosi a Bruxelles:"Non ci sono dubbi da parte dei leader dell’Europa sul fatto che questo governo sia europeista. Sulla Polonia non ci sono alternative, le regole sono chiare. Non è stata messa in discussione la legge secondaria dell’Unione, ma la legge primaria, il trattato. Quindi non ci sono alternative, le regole sono chiare su questo. Detto ciò è chiaro che bisogna mantenere aperta la via del dialogo", riporta il Corriere della Sera.

 

 

 

 

 

Sui migranti ha spiegato che, "il testo originario parlava solo di movimenti secondari senza citare l’equilibrio tra responsabilità e solidarietà. Il testo attuale ha introdotto questo concetto". I migranti che sbarcano nei Paesi del Sud Europa (ai quali spetterebbe l’assistenza in base al trattato di Dublino) si spostano poi verso il Nord Europa (Francia e Germania soprattutto). Questi ultimi chiedono da anni all’Italia, alla Spagna, alla Grecia di riaccogliere questi migranti. Nel caso dell’Italia si parla di un flusso di circa 70.000 persone.

 

 

 

 

Draghi ha poi detto no al finanziamento alla costruzione di muri da parte della Ue trovando il pieno appoggio, su questo punto specifico, nelle parole della presidente della commissione Ursula von der Leyen. Il premier ha risposto anche a una domanda sull’andamento della pandemia: "I contagi stanno risalendo, vedremo se dipende dall’aumento dei tamponi, ma la terza dose di vaccino sarà necessaria specialmente per alcune categorie. L’importante è che la campagna di vaccinazione continui bene".

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