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Striscia la notizia, smartphone con lo schermo rotto: brutta sorpresa, quello che dovete sapere

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Il #dirittodiriparare. Marco Camisani Calzolari, esperto di tecnologia di Striscia la notizia, lancia un nuovo hashtag che interesserà tutti coloro i quali, e sono tanti, hanno un dispositivo tecnologico rotto. Come molti avranno già provato sulla loro pelle, e soprattutto le loro tasche, spesso conviene comprare un nuovo dispositivo, tablet, pc portatile, smartphone che sia, piuttosto che far aggiustare quello vecchio danneggiato, anche fosse per una sola parte. 

 

 

 

 

 

 

"Ma ora qualcosa sta finalmente cambiando, anche grazie a chi ha deciso di far sentire la propria voce", spiega Camisani Calzolari nell'ultima puntata del tg satirico di Canale 5 fondato e diretto da Antonio Ricci. "Una volta si riparava tutto. Se si rompe uno schermo oggi è molto difficile farlo riparare, il preventivo per aggiustarlo equivale quasi ad acquistarne uno nuovo. E su uno smartphone si rompe lo schermo, se lo si prova a riparare fuori dai canali ufficiali spesso o spesso smettono di 'risponde' funzioni come il riconoscimento facciale oppure direttamente non funziona più il telefonino. Questo perché alcune parti hanno un numero di serie univoco associato a ogni singolo pezzo".


Il diritto di riparare tablet e telefonini rotti: guarda il video di Striscia la notizia
 

 

 

 

 

 

 

 

Negli Stati Uniti dal 2022 si potrà richiedere i singoli pezzi dalla casa madre e aggiustarli per conto proprio. Una rivoluzione attesa anche in Europa e in Italia. L'Unione europea, per porre fine a questo problema, ha imposto ai  produttori di lavatrici, frigoriferi e teleschermi di rispettare il diritto alla riparazione. "Purtroppo però - spiega Camisani Calzolari - il regolamento europeo esclude dal diritto i laptop, che sono i più frequenti a rompersi". Da qui il lancio del nuovo hashtag, perché "farsi sentire pare che funzioni".

 

 

 

 


 

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