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Gasparri fa il nome del commissario Ue italiano e sfida il Pd: "Fascista pure lui?"

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"Fitto va benissimo". L'Italia peserà eccome nella trattativa sui "top jobs" della prossima Commissione Ue. Parola di Manfred Weber e Donald Tusk, rispettivamente presidente e "pezzo grosso" del Ppe. Il premier polacco, in particolare, ha sottolineato come "non c'è Europa senza Italia e non c'è decisione senza la prima ministra Giorgia Meloni", di fatto minimizzando l'accordo tra Ppe, socialisti e i liberali di Renew che sarebbe stato raggiunto nelle scorse ore. Insomma, tutto è ancora da decidere con ampie fazioni dei popolari in pressing per trovare una intesa con Meloni e conservatori europei. 

In collegamento con Tagadà su La7, incalzato da Alessandro Orsingher, il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri si sbilancia sul tema: "Ci sono due problemi, i partiti e i governi. Il commissario della Germania lo indicherà probabilmente Scholz, il cancelliere che è di sinistra e guida un governo traballante. Invece non credo che la Cdu (popolare), che è il primo partito, designerà altre persone. Macron se ancora avrà un governo dopo il 30 giugno dirà lui i nomi. In Italia sarà Giorgia Meloni e il governo a designare il commissario". 

 

 

 

"Ma del Ppe o del partito della Meloni", domanda Chiara Geloni dallo studio. "Indifferente, penso che possa essere anche del partito della Meloni. Le faccio un esempio: noi a nome di Forza Italia abbiamo fatto un nome, per noi va benissimo se designasse Raffaele Fitto (il ministro degli Affari Ue in quota FdI, ma con un passato importante con Forza Italia in qualità di governatore della Puglia, ndr)".

 

 

 

"Ora facciamo una marcia in Europa contro Fitto fascista e nazista? - ironizza sempre Gasparri - Il commissario europeo italiano sarà quello che dirà la Meloni. Poi lì c'è un esame. Si ricorda di Buttiglione? Fu designato e poi fu bocciato in Commissione". 

Tagadà, guarda qui il video di Gasparri 

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