Prima di tutto il porno. Umberto Eco, romanziere, professore universitario di semiotica e penna di prestigio del gruppo Repubblica-l'Espresso, scrive una lettera al nipote (da mettere in pratica "tu adulto e io trapassato") come vademecum nel confronto con la vita. La prima, primissima cosa che l'autore de L'isola del giorno prima raccomanda al suo consanguineo (prima ancora di parlare di cultura, classici e forma fisica) è un buon rapporto col sesso. Meglio praticato che visto su un monitor, precisa l'Umberto. "Se per caso capiti sulle centinaia di siti porno che mostrano il rapporto tra due esseri umani - sono le sue parole -, o tra un essere umano e un animale, in mille modi, cerca di non credere che il sesso sia quello, tra l’altro abbastanza monotono, perché si tratta di una messa in scena per costringerti a non uscire di casa e guardare le vere ragazze". Già c'è da interrogarsi sul perché Eco parli di "capitare su un sito porno", ma più forte è l'interrogativo: a che età lo scrittore ha cominciato a fruire di pubblicazioni hard, se questa è il primo consiglio per il nipote bambino? "Guarda le ragazze, a scuola o dove vai a giocare - continua -, perché sono meglio quelle vere che quelle televisive e un giorno ti daranno soddisfazioni maggiori di quelle on line". E poi l'ultima parola da vecchio (e funzionalista) viveur: "Credi a chi ha più esperienza di te - ammicca il nonno - e se avessi guardato solo il sesso al computer tuo padre non sarebbe mai nato, e tu chissà dove saresti, anzi non saresti per nulla". Poi la cultura - La lettera di Eco al nipote si inserisce nella storia di copertina dell'ultimo numero de l'Espresso, che ha chiesto a 14 firme illustri (trale quali il regista Martin Scorsese e l'astronauta Luca Parmitano) di scrivere ai figli missive per affrontare il futuro. Il romanziere di Alessandria, affrontato il tema del sesso, al suo nipotino dispensa consigli da buon nonno: studia, approfitta della tecnologia senza diventarne dipendente, impara le poesie a memoria, sii una persona colta. Ma innanzitutto, si puà parafrasare, ciula.