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Renzi restituisca 140 mila euro presi da Mafia Capitale

di Franco Bechisdomenica 21 dicembre 2014
Renzi restituisca 140 mila euro presi da Mafia Capitale

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Matteo Renzi è stato perentorio: “Chi ha rubato pagherà fino all’ultimo giorno, fino all’ultimo centesimo”, ed è naturalmente un comizietto che funziona: chi può non essere d’accordo? C’è però un piccolo problema: chi ha rubato non si è tenuto tutto per sè. Ha dato via buona parte del maltolto, anche finanziando partiti e candidati della politica con i soldi frutto di truffe e ruberie. Per non dare l’ennesima prova di una annuncite fine a se stessa, Renzi ha un’ottima occasione: faccia come i grillini, restituisca quei soldi che hanno ricevuto lui e il suo partito.Non è somma da poco, perchè da quel che risulta agli atti sono sicuramente 140 mila euro quelli incassati dal Pd e i suoi candidati romani dalle coop di Salvatore Buzzi e Massimo Carminati. Se Renzi ha difficoltà a reperire l’elenco, pronti a dargli una mano. Diecimila euro li ha presi lui stesso (o il suo tesoriere Francesco Bonifazi) alla recente cena del Pd di Roma: restituirli subito agli ex detenuti a cui sono stati portati via dai loro capi che volevano ingraziarsi Renzi. Altri 10 mila euro li ha ricevuti il Pd romano già renziano, e sono stati dichiarati alla tesoreria delle Camera nel febbraio scorso. Li ridiamo fino all’ultimo centesimo agli ex detenuti? Poi ci sono i 30 mila euro direttamente e indirettamente ricevuti da Ignazio Marino, che è il sindaco Pd della città. Non è il caso di spiegargli che è più facile fare il sindaco se ci si toglie quel peso della coscienza e si gira agli ex detenuti un bell’assegno da 30 mila euro? Stessa somma ha incassato un sindaco Pd della provincia, Sergio Menichelli. E’ stato sospeso dal partito, ma si è tenuto i soldi in tasca. Non è meglio fare l’opposto? Daniele Ozzimo, assessore del Pd si è dimesso, ma si è tenuto i 20 mila euro presi da Mafia Capitale. Possono prendere la strada di casa quei soldini? E possono prenderla anche i 10 mila euro intascati dal consigliere regionale del Pd, Eugenio Patanè, i 5 mila euro (più 150 mila euro di stipendio in nero preso da quelle coop) di Mirko Coratti, presidente Pd dimissionario dell’assemblea capitolina? E i 5 mila euro ricevuti dalla consigliera comunale Pd Erica Battaglia? La stessa somma presa dalla pd Sabrina Alfonsi, presidente del primo municipio? I 4.200 euro ricevuti da un altro Pd presidente di municipio come Emiliano Sciascia? E visto che ci siamo, si possono restituire agli ex detenuti anche i mille euro con cui Buzzi ha finanziato pure l’ex capogruppo Pd in consiglio comunale, Francesco D’Ausilio? Certo, anche Gianni Alemanno ha il dovere di restituire agli ex detenuti i 78.500 euro che ha ricevuto da quelle coop direttamente o indirettamente (come contributi alla sua Fondazione Nuova Italia). Temo però che con lui Renzi abbia poco potere di convincimento. Inizi il segretario del Pd allora a dare il buon esempio, seguendo insieme a tutto il suo partito alla lettera quanto intimato dal presidente del Consiglio: “restituire tutto, fino all’ultimo centesimo”. Sono certo che dopo anche ad Alemanno non resterà che accodarsi…