Milano, 16 set. - (Adnkronos) - In gergo tecnico si chiamano Psa, prodotti sanitari assorbenti, comunemente pannolini e pannoloni, 150mila tonnellate quelli consumati e buttati via ogni anno nella sola Lombardia, un quantitativo di rifiuti sufficiente ad alimentare ininterrottamente un inceneritore di taglia medio-grande. A questo tipo di rifiuti e' dedicato un nuovo processo che, a Milano, a partire dalla raccolta differenziata di Psa, permette di recuperare in modo pressoche' integrale i materiali che li compongono e di rimetterli in circolo, sottraendoli a discariche e inceneritori. I componenti dei Psa sono materie prime suscettibili di ottima ricollocazione sul mercato, se raccolti, lavati, sterilizzati e separati nelle loro frazioni: si tratta infatti di cellulosa pura e di materie plastiche. La Fater Spa, produttore italiano di Psa, ha sviluppato un processo per il riciclaggio di pannolini provenienti da raccolta differenziata, illustrato oggi ad un convegno organizzato da Ambiente Italia Spa e promosso da Legambiente Lombardia e da Regione Lombardia, che proprio in questi giorni ha sottoposto alla consultazione del pubblico il proprio programma regionale rifiuti. Se promossa ed estesa a tutti i comuni lombardi, la raccolta differenziata dei Psa sottrarrebbe infatti allo smaltimento una quota di rifiuti che rappresenta fino al 6% del Rifiuto Urbano Residuo, a valle delle raccolte separate, riportando nel mercato materiali valorizzabili da diversi processi produttivi. Oltre a cio', le verifiche condotte da Ambiente Italia Spa evidenziano che, al netto dei costi energetici di raccolta e trasporto, il riciclaggio dei Psa 'alleggerirebbe' le emissioni atmosferiche della Lombardia per oltre 50 milioni di kg di Co2.(segue)