Pochi giorni fa vi avevamo dato conto dell'intervista rilasciata dall'onorevole di Scelta civica Valentina Vezzali a La Stampa. Alle elezioni di febbraio 78mila marchigiani le diedero fiducia mandandola in Parlamento. Ma in aula non ci è quasi mai andata. Già, la Vezzali è anche un'atleta, una schermitrice, e oltre a tutto appena due mesi fa ha partorito il piccolo Andrea. E così, tra poppate e allenamenti - mentre percepiva uno stipendio pagato con soldi pubblici - in Parlamento non ci andava. Nell'intervista si difendeva: "Comunque ho agito a distanza, la mia parte (politica, ndr) l'ho fatta da casa". Ma il vero obiettivo era un altro: i Mondiali di scherma di Budapest, dove 81 giorni dopo il parto ha esordito alle qualificazioni. "Il mio sogno è il podio", spiegava. E come è andata? Malissimo. Mentre Elisa Di Francisca e Arianna Errigo si sono qualificate per le semifinali di fioretto, la Vezzali è tornata a casa, già ai quarti, battuta proprio dall'Errigo. Ora smetteremo di sorbirci tutti i sermoni della stampa filo-governativa che incensavano "l'atleta, politica e anche mamma", che però, in verità, la politica se l'era scordata. Forse rivedremo la Vezzali in Parlamento? Forse. Anzi, no. Infatti la Vezzali, a caldo, commenta la sconfitta: "Arianna è stata brava, ha preso subito il sopravvento. Io invece ero un po' ferma sulle gambe...". Quindi aggiunge: "Magari per la prossima volta farò tesoro di questa sconfitta e proverò a imporre la mia scherma fin da subito". Insomma, il fioretto non viene appeso al chiodo. Ma quando sarà, la prossima volta? La risposta arriva, puntuale: "Il vero obiettivo sono i giochi olimpici di Rio de Janeiro". Che si terranno nel 2016: non la vedremo in Parlamento nemmeno per i prossimi tre anni, ammesso che il governo Letta regga?
