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Mafia, sequestrati beni per oltre 25 milioni

Caltanissetta, subappalti e contratti a nolo per la Cosa nostra di Gela
di Andrea Tempestinidomenica 26 dicembre 2010
Mafia, sequestrati beni per oltre 25 milioni

1' di lettura

Gli agenti della Dia di Caltanissetta hanno sequestrato beni riconducibili a un imprenditore gelese considerato dagli inquirenti vicino alla famiglia mafiosa degli Emmanuello. Il valore dei beni sequestrati ammonta a 25 milioni di euro. Il provvedimento ha ad oggetto anche alcune aziende del settore della produzione di calcestruzzi. IL SEQUESTRO - La misura di prevenzione è scattata nei confronti di Sandro Missuto, di Gela, indiziato di appartenere al clan Emmanuello. Le imprese nel mirino sono due, entrambe operanti nel settore della produzione, trasporto e fornitura di calcestruzzo, demolizione di edifici e sistemazione dei terreni; sequestrati anche beni mobili e immobili, tutti a Gela, per un valore di circa 25 milioni. SUBAPPALTI E CONTRATTI DI NOLO - Dalle indagini della Dia è emerso che Missuto - già arrestato nel luglio e nel dicembre del 2009 nelle operazioni "Cerberus" e "Compendium" - tramite le società sequestrate oggi riusciva ad aggiudicarsi numerosi subappalti e contratti di nolo per conto di Cosa nostra gelese. E nell'interesse del sodalizio mafioso riscuoteva il pizzo dalle ditte appaltatrici e curava la loro "messa a posto". Le società sequestrate sono le srl Icam e Igm. Sigilli anche a un fabbricato di cinque piani, due appartamenti, tre terreni per complessivi quattro ettari, tre conti bancari, tre automobili e una motocicletta.