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Non è l'Arena, Alessandro Orsini e Schwarzenegger? Un asse inquietante da Massimo Giletti

Claudio Brigliadori
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Finale col botto a Non è l'Arena, con Alessandro Orsini che mostra i muscoli. Di Schwarzenegger. Ormai il dibattito italiano sulla guerra in Ucraina, le ragioni di Kiev e quelle di Mosca, le spie vere o presunte e la propaganda bellica ha preso una piega bizzarra e molto televisiva, a tratti surreale. Massimo Giletti, negli studi roventi di La7, mette a confronto le posizioni, molto simili, del professore della Luiss, portavoce dei pacifisti (così si definisce lui, filo-putiniano lo definiscono molti altri) e quella del governatore della California Arnold Schwarzenegger.

 

L'ex Terminator ha accusato l'Europa di avere «le mani sporche di sangue» perché Bruxelles e i principali Paesi del Continente stanno finanziando la resistenza ucraina insieme agli stessi Stati Uniti. «Lei se lo aspettava? Schwarzenegger in fondo la pensa come lei?», chiede Giletti a Orsini una volta tornati in studio. «Penso di sì. Quello che mi colpisce da un punto di vista culturale è quanto l'Italia sia un paese sottomesso agli Stati Uniti- replica il professore, al solito velenoso -. Un americano dice che l'Europa ha le mani sporche di sangue e questo non suscita alcuna reazione negli Stati Uniti: nessuno dice a Schwarzenegger sei un anti-europeo, vergognati. 

 

Se però in Italia, a conferma della nostra sottomissione psicologica e culturale agli Stati Uniti, qualcuno dice che gli Usa hanno le mani sporche di sangue in Iraq, sono gli stessi italiani che si scagliano contro quell'italiano che ha detto queste parole». «In Italia - conclude - esistono i cani da guardia della Nato, ci sono degli italiani che sono i cani da guardia di Nato e Usa. Mentre negli Stati Uniti, che sono una civiltà superiore, non ci sono i cani da guardia dell'Unione europea. Io condivido quel che dice Schwarzenegger, ma ci ha insultato tutti dicendo che l'Europa ha le mani sporche di sangue». Dalle americanate di Schwarzy all'anti-America-Nato di Orsini, il passo è brevissimo.

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