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TikTok, al via la campagna di alfabetizzazione mediatica con Facta

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In risposta all'attuale sfida della disinformazione online, TikTok, in collaborazione con il fact-checker Facta, avvia la sua prima campagna di alfabetizzazione mediatica in Italia. La campagna, attiva da oggi e sostenuta dagli hashtag #Factchecking e #ImparaConTikTok, mira a guidare i 19,7 milioni di utenti mensili di TikTok verso un'informazione affidabile. In linea con il COPD (Codice di Condotta sull'Informazione dell'UE) cui TikTok aderisce, l'obiettivo è aumentare la consapevolezza sulla disinformazione, dotando gli utenti di strumenti per analizzare e valutare i contenuti che consumano.

Vuoi informarti su TikTok? Fallo al meglio!
L’iniziativa di alfabetizzazione mediatica è stata progettata per potenziare gli utenti con competenze essenziali, permettendo loro di formarsi opinioni fondate e di verificare l'accuratezza delle informazioni prima di considerarle attendibili. I 5 video prodotti da Facta agiscono infatti, come una guida per discernere la misinformazione e la disinformazione, evidenziando in modo chiaro e accessibile le loro a volte sottili, ma cruciali, differenze. 

Fermati, pensa, verifica: i tre passi per un’informazione corretta 
Che si tratti di contenuti riguardanti la salute pubblica, conflitti, o argomenti di grande interesse pubblico, le storie attendibili contengono informazioni verificabili che possono essere confrontate con fonti indipendenti per confermarne l’accuratezza. Se un video non ha tali informazioni, bisogna chiedersi il perché. Oltre ad analizzare le fonti e la loro imparzialità, un altro aspetto da non sottovalutare sono le emozioni che un video suscita: spesso la disinformazione punta proprio a provocare una forte reazione emotiva, mentre la verità si basa sui fatti. A volte anche i video più autentici possono nascondere commenti e rielaborazioni ingannevoli: ogni dettaglio conta nella ricerca della veridicità.

L’arma più potente: l’utente consapevole
Contrastare la diffusione di notizie false o volutamente ingannevoli, è un compito che non ha una linea di arrivo, perché questi fenomeni si evolvono nel tempo: le regole o gli strumenti di oggi, possono essere superati e non efficienti domani. Formare opinioni proprie, senza un’accettazione automatica, partendo da un consumo consapevole dei contenuti è alla base di questo auspicato contrasto. L’antidoto più potente alla proliferazione della disinformazione e misinformazione, è la loro non diffusione. Insomma, prima di mettere un “mi piace” o propagare ad amici e conoscenti video informativi, domandiamoci: è attendibile?
 
Invito alla collaborazione ai creator e media
TikTok incoraggia i creator e i media presenti sulla piattaforma a partecipare attivamente alla campagna. Attraverso la condivisione di suggerimenti e consigli, si auspica di creare una rete di supporto che faciliti l'identificazione e la comprensione della disinformazione, nonché le motivazioni e gli obiettivi delle diverse fonti mediatiche.

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