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Paolo Mieli a In Onda contro Alfonso Bonafede: "Non ricordo il nome di questo ministro che mentì in Parlamento"

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Si parla della visita del presidente del consiglio Mario Draghi, insieme al Guardasigilli Marta Cartabia al carcere di Santa Maria Capua Vetere dove si sono verificati i pestaggi di un gruppo di agenti di custodia sui detenuti e per cui oggi è in corso un’indagine con oltre 150 indagati, durante la puntata di In Onda su La7, del 14 luglio. Ospite di Concita De Gregorio e David Parenzo, Paolo Mieli attacca duramente l'ex ministro della Giustizia del Movimento 5 stelle Alfonso Bonafede. "Come mai a ottobre l’allora ministro della Giustizia mentì in Parlamento?”, chiede. "Draghi e Cartabia hanno fatto una cosa senza precedenti, mai successa prima. Hanno fatto bene ad andare in questo carcere. Ma nessuno si ricorda bene che c’era un presidente del Consiglio e un ministro di giustizia quando accaddero queste violenze", tuona. Quindi, polemico: "Ora non mi viene il nome di questo ministro, non ricordo…".

 

 

A quel punto interviene Parenzo: "Era Bonafede, credo eh” ma Mieli continua a far finta di non conoscerlo, di non ricordarlo. E prosegue: "I circuiti interni in un anno e mezzo non sono mai stati visti. Ricordo che per il G8 di Genova la capacità di denuncia fu molto più rapida, invece in ottobre questi signori mentirono in Parlamento. Qualcuno seppe e fece delle interpellanze e loro andarono in Parlamento e mentirono", insiste Mieli.

 

 

"Sembra che questa storia sia venuta fuori dal mondo delle favole, sembra che siano solo degli agenti di custodia scellerati. Se c’è stato un assordante silenzio del governo precedente? Beh, non mi sembra che sia stato un faro. Senza fare gli altri nomi, dico che Draghi e la Cartabia hanno acceso questo faro", conclude Mieli. "Ma mi chiedo come mai quei circuiti interni non furono visionati? Come mai a ottobre furono dette cose non vere?”. Qualcuno dovrà risponderne. 

 

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