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Ilda Boccassini e Alberto Nobili indagati a Brescia: la loro figlia ha investito e ucciso un medico, "cosa non torna"

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Inchiesta piuttosto imbarazzante tra le fila della magistratura milanese: l'ex procuratore aggiunto Ilda Boccassini, il capo dell'antiterrorismo Alberto Nobili e il comandante della Polizia locale di Milano Marco Ciacci sono indagati per abuso d'ufficio in concorso dalla Procura di Brescia. A far partire tutto, ricorda il Fatto quotidiano, un esposto-denuncia dell'ex comandante di Milano Antonio Barbato (oggi candidato per la Lega di Matteo Salvini a Milano), a sua volta imputato sempre a Milano per frode in pubbliche forniture e falso.

 

 

 

 

 

Oggetto dell'inchiesta quanto accaduto dopo l'incidente stradale che il 3 ottobre 2018 coinvolse in viale Montenero (a Milano) l afiglia di Nobili e Boccassini: la ragazza, a bordo di uno scooter, aveva investito il medico infettivologo Luca Valtolin che stava attraversando sulle strisce pedonali con le borse della spesa in mano. La vicenda ebbe risvolti tragici: il medico, infatti, cadde violentemente sbattendo la testa e morì nei giorni successivi.

 

 

 

 



Nel gennaio 2020 la figlia di Nobili e Boccassini, accusata per omicidio stradale, ha patteggiato una condanna a 9 mesi per omicidio colposo risarcendo i familiari della vittima. Ma secondo Barbato nelle ore successive all'incidente poi rivelatosi mortale successe qualcosa di strano e "irrituale". Innanzitutto, la presenza sul luogo del sinistro del capo dei vigili Ciacci, "in apparente violazione del codice di comportamento dei dipendenti pubblici - scrive il Fatto -, visto, in particolare, i rapporti professionali pregressi tra Ciacci e uno dei due magistrati". Inoltre, "non furono disposti né l'alcol test né le analisi per capire se l'investitore avesse assunto sostanze stupefacenti". 

 

 

 

 

 

 

Secondo la denuncia, il fascicolo è stato preso in carico dalla Procura di Milano "in un periodo dove non solo Nobili ma anche Boccassini erano nel pieno delle loro funzioni". Insomma, il quadro è quello di un possibile conflitto di interessi e di una indagine potenzialmente "inquinata" da amicizie e rapporti privati, secondo Barbato. "La tesi accusatoria, messa nella denuncia e seguita dalla Procura di Brescia, che ora però ha chiesto l'archiviazione, è che vi fu una chiamata del magistrato al capo dei vigili", riporta sempre il quotidiano diretto da Marco Travaglio. Nei verbali si evince come lo stesso Ciacci, sentito dalla Commissione sicurezza del Comune, abbia ammesso di aver ricevuto la telefonata da Nobili senza però spiegarne il contenuto. Il capo dei vigili ha spiegato di essersi recato sul posto però solo per caso, in quanto stava andando in un ristorante con la moglie in zona.

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