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Carola Rackete, speronare i finanzieri? "Ha fatto il suo dovere", archiviata: sfregio dei magistrati alle divise

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È stata archiviata l’inchiesta a carico di Carola Rackete, la comandante di Sea Watch3. La decisione è stata presa dal gip del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo. Già lo scorso aprile la Rackete era stata definitivamente prosciolta dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e violenza a nave da guerra. “Ha agito nell’adempimento del dovere di salvataggio previsto dal diritto nazionale e internazionale del mare”, è quanto si legge nelle motivazioni.

 

 

L’inchiesta a carico della comandante di Sea Watch3 riguardava un episodio specifico: la 33enne tedesca aveva deciso di entrare senza autorizzazione con la nave - che stazionava davanti Lampedusa ma in acque internazionali - nelle acque territoriali italiane. Quindi Carola, che in precedenza era già stata accusata di rifiuto di obbedienza a nave da guerra, era stata accusata anche di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per aver fatto entrare sul territorio italiano 53 immigrati.

 

 

Il gip del tribunale di Agrigento ha però ritenuto opportuno archiviare tutto: “Ha agito nell’adempimento del dovere perché non si poteva considerare luogo sicuro il porto di Tripoli”. Inoltre il giudice ha citato un rapporto dell’Alto commissario per le Nazioni unite nel quale si sottolinea che “migliaia di richiedenti asilo, rifugiati e migranti in Libia versano in condizione di detenzione arbitraria e sono sottoposti a torture”.

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