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Repubblica? "Lupi travestiti da agnelli". Meglio il mare del voto: chi attacca il quotidiano

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Repubblica? "Lupi travestiti da agnelli". Non sono solo Matteo Salvini e la Lega a indignarsi per l'editoriale con cui Francesco Bei, sabato mattina, ha schierato il quotidiano diretto da Maurizio Molinari contro i cinque quesiti sul referendum sulla giustizia (scelta editoriale legittima, per carità, ma discutibile) e soprattutto invitato gli elettori, tra le righe, a disertare le urne (politicamente e moralmente, una posizione che rasenta il gioco sporchissimo). 

 

 



Anche i Radicali, promotori dei quesiti insieme alla Lega, usano parole durissime. "I lupi travestiti da agnelli di Repubblica, frontiera mediatica della conservazione del regime antireferendario e antiriformatore, gongolano per la bassa affluenza e cominciano a godere preannunciando il flop così contribuendo al suo raggiungimento - scrivono in una nota Maurizio Turco e Irene Testa, segretario e tesoriere del Partito Radicale -. Non hanno capito che la battaglia per la giustizia giusta, anche per loro, non finisce ma inizia alle 23", promotore, insieme alla Lega, dei cinque quesiti sulla giustizia".

 

 



Amaro il commento di Silvio Berlusconi, uscito dal seggio a Milano: "Potevamo fare un passo in avanti con questi referendum, ma ho visto i sondaggi e dicono che arriveremo al 30%. Questo lo sapevano colore che ci hanno detto di votare in un giorno solo, perché mai si è raggiunto il 50% in un giorno di voto. Questo sarà un ulteriore passo in avanti che non facciamo e resteremo nella situazione attuale", è stato lo sfogo del leader di Fratelli d'Italia.

 

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