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Apostolico, nella lettera a Porro la paura di un poliziotto: "Perché sono preoccupato"

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Protesta dei poliziotti veneti dopo la notizia pubblicata ieri 15 ottobre da alcuni giornali secondo la quale Iolanda Apostolico - la giudice di Catania che non ha applicato il decreto Cutro impedendo così il trattenimento di alcuni migranti e che nel 2018 ha partecipato a una manifestazione contro Matteo Salvini allora ministro dell'Interno - ha testimoniato al processo contro il figlio Francesco Moffa, accusato (e poi assolto) dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale durante un corteo dei centri sociali del 2019. 

Nicola Porro ha ricevuto la lettera di protesta di Maurizio Ferrara, segretario regionale FSP Polizia Veneto, e l'ha pubblicata sul suo sul suo sito. "In merito alla sentenza che ha mandato assolto il figlio del giudice Iolanda Apostolico", si legge, "riteniamo di non entrare nella vicenda politica di contorno, anche se, come sindacato, abbiamo assistito attraverso il nostro legale Pierilario Troccolo i colleghi coinvolti negli scontri. Ripetendo comunque il mantra che, 'le decisioni della giustizia si rispettano sempre', desideriamo solo porre l’attenzione sui fatti, che vedono agenti della polizia di stato finiti all’ospedale, di cui uno con la rottura dello scafoide con prognosi di 55 giorni".

 

 

La sentenza di assoluzione riferita a Moffa, scrive ancora Maurizio Ferrara, recita: "Assoluzione perché il fatto non sussiste o non costituisce reato per mancanza dell’elemento soggettivo o per riconoscimento della scriminante della reazione ad atti arbitrari P.U. anche con la formula putativa". Ma attenzione avverte il sindacato di polizia, perché "dietro questa locuzione giudiziaria, non vorremmo che, chiunque si sentisse convinto di subire atti arbitrari dei Pubblici Ufficiali (anche putativi) possa essere legittimato a ricorrere a qualsiasi strumento violento anche quando si tratta di una mera percezione. Questa cosa desta nel nostro sindacato moltissime preoccupazioni legate alla gestione legittima dell’ordine pubblico con pericolosissimi conseguenze per gli operatori di polizia".

 

 

E conclude: "Vogliamo che i poliziotti abbiano serenità e fiducia verso la granitica istituzione della magistratura, ma evidentemente difronte a eventi del genere la piena convinzione della terzietà di un giudice legittimamente vacilla".

 

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