La notizia delle schede elettorali sparite aveva fatto il giro di Cosenza. A Scalea, chiamata a eleggere il nuovo sindaco, due schede elettorali e un timbro erano spariti durante la serata di sabato. Immediatamente si era mosso chi di dovere, ritrovandole nella borsa della presidente del seggio. Il timbro invece era nell'abitazione della donna. La lista Scalea Oltre aveva subito reso noto di aver informato della vicenda la Prefettura di Cosenza, il commissario prefettizio di Scalea e la Corte d'appello di Catanzaro.
"In qualità di candidato a sindaco - aveva sostenuto Giacomo Perrotta, capolista di Scalea Oltre e sindaco uscente sfiduciato a pochi mesi dalla conclusione del mandato - prima dell'inizio dello spoglio, chiederò ai presidenti dei seggi di verificare durante le operazioni di assegnazione dei voti ogni timbro presente su ogni singola scheda e di verbalizzare eventuali anomalie".
Scalea, "schede e timbri scomparsi": scoppia il giallo
Due schede elettorali e un timbro sono scomparsi, ieri sera, e sono stati poi ritrovati a un seggio di Scalea, nel Cosen...Ecco allora che a urne chiuse la Procura di Paola si è mossa. La presidente del seggio elettorale n.7 è stata iscritta nel registro degli indagati. L'indagata avrebbe "con atti od omissioni contrari alla legge e segnatamente mediante il trafugamento di schede elettorali non vidimate e asportando il sigillo" compiuto "atti idonei e diretti in modo non equivoco a cagionare la nullità dell'elezione e ad alterarne il risultato. Evento non verificatosi per cause a lei non imputabili". Subito dopo il ritrovamento del materiale elettorale, la presidente di seggio si è giustificata con i carabinieri spiegando di aver portato a casa il materiale per distrazione. Ma a quanto pare le giustificazioni non sono bastate.