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Felicissima Sera, Pio e Amedeo a valanga: "Cecchi Paone pezzo di m***. Il Gay Pride? Evviva la f**a"

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Finale in grande (e volgarissimo) stile per Felicissima sera, lo show di Pio e Amedeo del venerdì sera in prima serata su Canale 5. Il duo comico aveva promesso di trovare un modo per dire davanti alle telecamere tutte le parole "vietate" dal politicamente corretto e ci è riuscito, in un tripudio di "cattiveria" che avrà fatto sobbalzare sulla sedia i più sensibili dei telespettatori. Un esempio? Lo sketch sugli omosessuali.

 

 

 



"Nemmeno ricch***e si può dire più, ma è sempre l’intenzione il problema. Così noi dobbiamo combattere l’ignorante e lo stolto. Se vi chiamano ricch***e voi ridetegli in faccia perché la cattiveria non risiede nella lingua e nel mondo ma nel cervello, è l’intenzione". Un messaggio quasi ovvio, eppure dimenticato in questi anni di nuovo oscurantismo. Non sfugge alle maglie della loro satira nemmeno il Gay Pride, uno dei totem intoccabili di quest'epoca. Chiunque osi avanzare una critica, viene tacciato inevitabilmente di omofobia. Ma Pio e Amedeo se ne fregano e procedono come un Caterpillar: "Ma mi avete mai visto a me con il cartello per strada a gridare ‘evviva la f***a'? La cosa che i gay sono sensibili non la sopporto. Ma perché noi etero facciamo schifo?". 

 

 

 



Un esempio? Il giornalista Alessandro Cecchi Paone, suo malgrado: "È un pezzo di mer.., altro che sensibile". incalza Amedeo di fronte a un finto scandalizzato Pio. E non potevano mancare ironie perfide sul coming out più famoso degli ultimi mesi nella tv italiana, quello di Gabriel Garko. Famoso, oltre che annunciato da tempo e decisamente "telefonato", tanto da non stupire praticamente nessuno.

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